Gielgud, sir John
attore inglese (Londra 1904-Aylesbury 2000). Il suo nome è stato soprattutto legato a una lunga serie di eccellenti interpretazioni shakespeariane, tra cui un Amleto rimasto un modello per anni. È stato, inoltre, straordinario interprete di A. Cechov, O. Wilde, H. Pinter e delle commedie inglesi della restaurazione e, dagli anni Trenta, anche regista. Per quanto riguarda la sua attività cinematografica, ha dapprima interpretato con successo personaggi di Shakespeare, come Cassio, nel Giulio Cesare diretto da J. L. Mankiewicz (1953), ed Enrico IV nel Falstaff di O. Welles (1966), poi ha spaziato in altri ruoli. Tra le migliori interpretazioni si ricordano, oltre a quelle in Il caro estinto (1965) e I 600 di Balaklava (1968) di T. Richardson, il vecchio scrittore in Providence (1977) di A. Resnais; il maggiordomo nel film Arturo di S. Gordon (1981) per il quale ha ottenuto un Oscar come attore non protagonista. Longevo e infaticabile, è passato dalla pseudobiografia di C. Musatti, Barbablù Barbablù, allestita da F. Carpi9), a L'ultima tempesta (1991) di P. Greenaway. Nel 1996 è tornato sullo schermo per interpretare, con l'intensità a lui consueta, il ruolo di un insegnante di musica in Shine, di S. Hicks. Ha pubblicato alcuni volumi dei suoi ricordi di teatro.