Frignano (regione appenninica)

subregione appenninica (948 km²) dell'Emilia-Romagna, estesa nel settore più elevato del versante nordorientale dell'Appennino Tosco-Emiliano (monte Cimone, 2165 m) gravitante su Modena. È delimitata dagli alti bacini dei fiumi Secchia e Panaro le cui valli sono percorse da strade regionali che collegano Modena e Reggio nell'Emilia a Pistoia e Lucca e alla Garfagnana, in Toscana; è attraversata inoltre dalla SS 12 dell'Abetone, che collega Pisa e Lucca, da un lato, con Modena e il Brennero dall'altro. I centri principali sono Pavullo nel Frignano, Fanano, Lama Mocogno, Montese, Pievepelago e Sestola: frequentate stazioni di villeggiatura estiva e invernale, già dal secondo dopoguerra, essi sono rivitalizzati dalla presenza del Parco Regionale dell'Alto Appennino Modenese (o del Frignano), che tutela un paesaggio molto singolare con conche, torbiere, laghi e vallette glaciali, specie botaniche rare e la presenza di numerose testimonianze storiche lungo l'attraversamento di antiche vie, come la settecentesca via Bindelli o la medievale via Bibulca; sui versanti e sulle dorsali delle sue montagne il parco attrae numerosi turisti amanti della natura e dell'escursionismo. Le attività agricole sono orientate prevalentemente all'allevamento del bestiame e alla produzione di formaggio parmigiano reggiano montano; si stanno estendendo anche vigneti e la produzione biologica. § Il Frignano prende il nome degli antichi abitatori, i Liguri Friniati, la cui sconfitta a opera dei Romani nel 187 a.C. permise la costruzione, in totale sicurezza, della via Emilia. Nel sec. XI i comuni di Sestola, Montecuccolo e Montese si unirono in federazione; la regione fu a lungo contesa da Bologna e Modena, finché nel sec. XV divenne possesso degli Estensi.

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