Ferrara (città)
Indicecapoluogo della provincia omonima, 9 m s.m., 404,35 km², 133.591 ab. secondo una stima del 2007 (ferraresi), patrono: san Giorgio (23 aprile).
Generalità
Città dell'Emilia-Romagna situata sulla riva sinistra del ramo del Po di Volano e del canale Burana, nella bassa pianura emiliana. Nei sec. XII-XIII l'assetto urbano si caratterizzò per una trafficata rete viaria convergente verso la piazza della cattedrale, dove si stabilì il Mercato. Contestuale all'avvio della costruzione del castello (1385) fu la prima “addizione”, che ampliò verso NE la città. L'imponente impresa urbanistica, che valse a Ferrara l'appellativo di “prima città moderna d'Europa”, continuò nella seconda metà del sec. XV con l'addizione di Borso I d'Este e soprattutto con quella “Erculea”, commissionata da Ercole I d'Este all'architetto Biagio Rossetti, che raddoppiò l'area urbana e conferì alla città un aspetto imponente e solenne, con vie larghe e diritte ed edifici simmetrici intervallati da spazi verdi (l'ampio corso Giovecca, corso Ercole I d'Este e l'ovale piazza Ariostea, abbellita da eleganti portici). Nel sec. XIX si svilupparono, a S della città rinascimentale, i popolari borghi di San Luca, San Giorgio, Quacchio e Porta Mare. Progressivamente l'agglomerato urbano si estese lungo le principali direttrici del traffico ferroviario e autostradale e verso N-W, raccordandosi con il centro industriale satellite di Pontelagoscuro. È sede arcivescovile e universitaria.
Storia
Sviluppatasi a partire dal sec. VIII, quando i Longobardi la sottrassero all'esarcato bizantino, alla morte di Desiderio (774) passò allo Stato Pontificio. Nel 986 papa Giovanni XV la infeudò ai marchesi di Canossa. Comune autonomo nel sec. XI, fu travagliata da lotte tra i guelfi Adelardi e i ghibellini Salinguerra e Torelli, e, dopo una breve parentesi sotto Federico Barbarossa, entrò nell'orbita degli Estensi (sec. XIII). Fu sotto il dominio ecclesiastico con Clemente V (1308) e, nuovamente asservita agli Estensi (1332), godette per quasi tre secoli di grande prosperità. Occupata dai francesi nel 1796, fu aggregata al Regno Italico. Restituita alla Chiesa in virtù del Congresso di Vienna (1814), durante il Risorgimento fu teatro di violente sommosse.
Arte
Iniziata nel 1135 in forme romanico-emiliane, la cattedrale fu compiuta nel sec. XIII in forme gotiche; a questo periodo risalgono le loggette e le tre cuspidi che caratterizzano la facciata. Notevoli le sculture del portale (1135), opera di Niccolò. Di fronte sorge il Palazzo del Comune (ex dimora degli Estensi), il cui imponente campanile classicheggiante e l'arco del Cavallo sono attribuiti a Leon Battista Alberti. Il castello Estense, iniziato nel 1385, ha pianta quadrilatera con quattro grosse torri angolari ed è circondato da un fossato. Il palazzo dei Diamanti, tra gli edifici più celebri del Rinascimento italiano, si caratterizza per il rivestimento costituito da più di 8000 bugne: la costruzione fu avviata alla fine del sec. XV da B. Rossetti, che qui nacque (1447-1516), e si concluse nel 1567 con la sistemazione di parti secondarie dell'edificio. Splendida testimonianza della prestigiosa scuola pittorica ferrarese, fiorita negli anni della signoria di Borso (1450-71) è la decorazione ad affresco nella Sala dei Mesi del palazzo Schifanoia (sede del Museo Civico), progettata da Cosmè Tura ed eseguita da diversi artisti, tra cui F. del Cossa, E. de' Roberti, D. di Paris.
Musei e biblioteche
La Pinacoteca Comunale, con sede a palazzo dei Diamanti, custodisce dipinti di scuola ferrarese quattrocentesca; una sezione è dedicata al pittore moderno G. Boldini. Nel Museo della Cattedrale si trova una Madonna di Iacopo della Quercia. Il palazzo di Ludovico il Moro ospita il Museo Archeologico Nazionale, che raccoglie parte del materiale proveniente dalla città etrusca di Spina, presso Comacchio. Palazzo Paradiso è sede della celebre Biblioteca Ariostea.
Spettacolo
Alla fase culturalmente vivace del Rinascimento ferrarese corrispose anche il periodo di maggiore attività teatrale della città. Presso la corte degli Estensi si allestirono infatti, oltre a tornei, misteri sacri e mascherate, le grandi commedie del repertorio latino e quelle dei loro imitatori locali. Sempre a Palazzo Ducale nel 1508, per una rappresentazione della Cassaria di L. Ariosto, Pellegrino da Udine disegnò la prima scena prospettica nella storia del teatro moderno; nella stessa sede si inaugurò nel 1532, con la direzione dell'Ariosto, il primo teatro stabile di corte (subito distrutto da un incendio). I primi teatri permanenti furono quello dell'Accademia degli Intrepidi (costruito nel 1606 di G. B. Aleotti e rifatto trent'anni dopo da F. Guitti) e il Teatro degli Obizzi, che (già nella forma del teatro a palchetti) sorse, a opera di C. Pasetti, nel 1660 sulla stessa area. Il teatro comunale, inaugurato nel 1798 e restaurato alla fine del Novecento, ospita una fiorente stagione lirica annuale e spettacoli di prosa.
Economia
La vocazione spiccatamente commerciale della città si riflette nella sua articolata struttura di trasporti (che comprende servizi di traghetto e motonave sul Po). Ferrara è un mercato agricolo di rilevanza europea (ortaggi, frutta, uva, olive, cereali) e polo industriale, attivo nei settori alimentare, meccanico, elettrico, tessile (canapa e seta), calzaturiero, conciario, cartario, chimico, grafico, cartotecnico, dell'abbigliamento, della lavorazione dei metalli e delle materie plastiche. Il terziario dei servizi ha registrato una forte crescita, stimolando il recupero di grandi aree industriali e artigianali dismesse. Sopravvivono la lavorazione artigianale della ceramica graffita (nata presso la corte estense nei sec. XV-XVI) e le attività di maestri liutai. Sviluppato il turismo artistico, culturale, naturalistico e congressuale, che trova il suo punto di forza in un attrezzato quartiere fieristico.
Curiosità
Nel 1995 la città è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. Vi si svolgono il Palio di Ferrara (ultima domenica di maggio), l'Arteforum, festival di musica contemporanea (maggio) e Ferrara Buskers (agosto), rassegna di artisti di strada. Vi sono nati il musicista Girolamo Frescobaldi (1583-1643), il poeta Giovan Battista Guarini (1538-1612) e i registi Michelangelo Antonioni (1912) e Folco Quilici (1930).
Bibliografia
Per la storia
A. Piromalli, Società e cultura a Ferrara al tempo di Ludovico Ariosto, Firenze, 1953; G. Facchini, Storia di Ferrara, Ferrara, 1967; M. Felisatti, Storia di Ferrara, Milano, 1986.
Per l'arte
G. Bargellesi, Palazzo Schifanoia, Bergamo, 1945; G. Righini, Come si è formata la città di Ferrara, Ferrara, 1954; S. Aurigemma, N. Alfieri, Il Museo Nazionale Archeologico di Spina in Ferrara, Ferrara, 1957; U. Malagù, Le mura di Ferrara, Ferrara, 1960; B. Zevi, Biagio Rossetti, Torino, 1960; J. Bentini (a cura di), Disegni della Galleria Estense, Modena, 1989.