Eliade-Rădulescu, Ion
filologo romeno (Tîrgoviste 1802-Bucarest 1872). Nel 1829 pubblicò il primo giornale romeno, il Curierul Românesc (Corriere romeno), cui seguirono la Gazzetta del teatro nazionale (1834) e il Curier de ambesexele (Corriere di ambo i sessi, 1837). Membro dal 1833 della Società Filarmonica (attraverso cui creò la scuola teatrale romena), nel 1848 fu al centro dei moti rivoluzionari, anche se con atteggiamento moderato. Esiliato, quando rientrò in patria fu eletto presidente della Società Accademica Romena e membro della Costituente dal 1866. Iniziatore della stampa romena, Eliade-Rădulescu svolse un'attività culturale prodigiosa, progettando una “Biblioteca Universale” che doveva raccogliere i capolavori della letteratura di tutto il mondo e per la quale egli stesso tradusse, per esempio, Dante, Ariosto, Tasso, Milton. Come filologo sostenne la necessità non solo di sostituire l'alfabeto latino a quello cirillico (Grammatica, 1828), ma anche quella di “purificare” la lingua dagli elementi slavi facendo ricorso non al latino ma all'italiano (Parallelismo tra i dialetti italiano e romeno, 1841; Vocabolario delle parole straniere nella lingua romena, 1847). Il suo romanticismo, profetico e visionario, si espresse nelle Bibliche, commento alla Bibbia in chiave quasi cabalistica, pubblicate a Parigi nel 1858, e in poemi sociologici di cui restano frammenti, come l'Anatolide.