Carìnzia
Indice(Kärnten). Stato federato dell'Austria meridionale, 9536 km², 559.641 ab. (stima 2005), 59 ab./km², capoluogo: Klagenfurt. Confini: Salisburgo (N), Stiria (NE), Tirolo (W); Slovenia (SE), Italia (SW).
Carinzia. Una veduta del monte Gmeineck.
De Agostini Picture Library/S. Vannini
Generalità
La Carinzia è una regione alpina di frontiera, come dimostra la sua storia, ricca di spostamenti di confine e cambiamenti di nazionalità: slovena, italiana, germanica, austriaca. Ora ha sviluppato una spiccata vocazione turistica.
Territorio
In prevalenza montuoso, si allunga in direzione E-W dalle Alpi Pusteresi alla catena del Koralpe, tra gli Alti Tauri e i rilievi che fanno da spartiacque fra il bacino della Drava e della Mur (Gurktaler Alpen), a N, le Alpi Carniche e le Caravanche, a S. Il rilievo, che raggiunge i 3797 m nel Grossglockner, alla estremità nordoccidentale della Carinzia, digrada lentamente a S verso la Drava, che attraversa il territorio da W verso E ricevendo l'apporto dei fiumi Möll, Lieser, Gurk e Lavant, da sinistra, Gail, da destra. Numerosi i bacini lacustri, fra i quali il Weissen See, il Millstätter See, l'Ossiacher See, il Wörther See. Il clima di tipo alpino presenta varianti atlantiche nel settore nordoccidentale e mediterranee in quello meridionale. Il Parco nazionale Hohe Tauern (Alti Tauri), a cavallo tra Carinzia, Tirolo e Salisburgo, è stato istituito in questo stato federato nel 1983. La popolazione conta minoranze di sloveni (2,5%), concentrati principalmente nella parte meridionale della Carinzia. Le più alte densità demografiche si riscontrano nelle valli dei fiumi Drava e Lavant, mentre è in atto l'esodo dalle valli più interne, come quelle di Gail e di Gurk, e verso le città. Dopo il Burgenland la Carinzia ha la più alta percentuale di protestanti (oltre il 10%) fra tutti gli stati federati. Centri importanti, oltre al capoluogo, sono Villach, Sankt Veit an der Glan, Spittal an der Drau e Wolfsberg. Il territorio della Carinzia è dotato di importanti assi di collegamento con l'Italia e la Slovenia. Villach rappresenta un importante svincolo ferroviario di collegamento con questi due stati. La rete stradale si avvale della A2 che da Vienna arriva in Italia passando da Graz e Villach e della A 11 che, attraverso il Karawankentunnel, congiunge la Carinzia alla Slovenia. Il principale collegamento stradale per la Slovenia passa attraverso Klagenfurt e il Loiblpass (1367 m). Presso Klagenfurt si trova anche l'aeroporto internazionale della regione con collegamenti giornalieri con Vienna, Amburgo, Francoforte e Londra.
Economia
Importanti risorse economiche sono l'agricoltura (cereali, patate, frutta), e l'allevamento e lo sfruttamento delle risorse del sottosuolo (minerali di ferro di Hüttenberg, di piombo e zinco di Bleiberg ob Villach, magnesite di Radenthein). Le industrie sono attive nei settori, siderurgico, metallurgico (zinco ad Arnoldstein), tessile, chimico ed elettronico (Villach). Significativa è la produzione di energia idroelettrica (circa il 10% dell'energia elettrica austriaca). Molto sviluppato il settore terziario, specialmente quello legato al turismo montano, nei parchi e nelle regioni lacustri.
Storia
Abitata fin dal Paleolitico, fiorì nell'Età del Bronzo e del Ferro per l'abbondanza dei suoi minerali. Nel 400 a. C. vi si insediarono i Carni (da cui il nome). Nel 15 a. C. fu conquistata da Roma e aggregata al Norico, ricevendo la cultura romana. Con la caduta di Roma, fu occupata nel sec. V da Avari e Goti, poi dagli Slavi, finché (788) l'Impero carolingio ne fece una marca, riunendola a Stiria e Carniola. Trasformata in ducato, col nome di Carantania, passò alla Baviera (sec. IX) e finalmente agli Asburgo (1335), i quali ne avviarono la germanizzazione, completata nei primi del 1900, facendone un avamposto militare contro i Turchi. Nel 1918 fu annessa alla Repubblica Austriaca, con l'esclusione di Tarvisio e Dravograd, rispettivamente assegnate all'Italia e alla Iugoslavia. Tale situazione venne riconfermata dopo la seconda guerra mondiale (Trattato di Vienna, 1955).
Arte
Durante il periodo romanico furono costruite chiese basilicali su pilastri con copertura a tetto (chiesa del monastero benedettino di Millstatt a tre navate; chiesa benedettina di Sankt Paul im Lavantal, con transetto; S. Maria Assunta di Gurk, 1140-1200; parrocchiale di S. Bartolomeo a Friesach, sec. XII). La scultura romanica mostra influssi francesi. Agli inizi del 1200 i monaci cistercensi introdussero la volta a botte borgognona (chiesa di Viktring, consacrata nel 1202); gli ordini mendicanti diedero invece la preferenza a chiese basilicali a tre navate su pilastri con tetto piano (chiesa dei Domenicani di Friesach, 1217). Fondamentale per la conoscenza della pittura medievale è la decorazione del duomo di Gurk: gli affreschi della galleria occidentale (ca. 1220) appartengono allo stile cosiddetto “a zig zag”; altri più recenti (1338-43) testimoniano l'influsso giottesco. Assai vivace l'attività artistica nel periodo tardogotico: vennero erette chiese a sala decorate con affreschi e altari lignei. Nel Cinquecento persisteva l'architettura tardogotica negli edifici religiosi (duomo di Klagenfurt, 1578-91), mentre nei castelli si diffondevano modi rinascimentali, come per esempio i cortili a logge sovrapposte (castello di Spittal an der Drau, secondo quarto del Cinquecento). L'architettura barocca e rococò della regione presenta caratteri provinciali.