Capriòlo

comune in provincia di Brescia (29 km), 218 m s.m., 10,95 km², 8336 ab. (capriolesi), patrono: san Giorgio (23 aprile).

Centro situato tra il fiume Oglio e le pendici del monte Alto. Appartenne al monastero di San Salvatore di Brescia dal sec. IX; borgo fortificato, nel 1265 fu conquistato dalle truppe di Carlo d'Angiò e nel 1268 espugnato dai Torriani. Fu quindi feudo dei Lantieri di Paratico e dei Caprioli.§ La parrocchiale di San Giorgio (sec. XVII, ampliata ai primi del sec. XX) custodisce una Resurrezione del Romanino e una tela di C. Piazza. La villa Evelina (sec. XIX) ospita il Museo Agricolo e del Vino “Ricci Cubastro”.§ La vite (vino franciacorta DOCG), insieme con frutteti, orti, coltivazioni di cereali e foraggi, caratterizza il paesaggio agricolo. Nell'industria prevalgono i settori delle materie plastiche, delle pelletterie e cinture, dell'abbigliamento, della nautica, della lavorazione del legno, del mobile e della lavorazione dei metalli. È meta di turismo enogastronomico.