Arlecchino servitóre di due padróni
commedia di C. Goldoni. Ideata dapprima (1745), come “canovaccio”, per essere adattata alle straordinarie qualità mimetiche di un celebre Arlecchino, Antonio Sacco, fu scritta per intero nel 1753 ed ebbe come protagonista Truffaldino; ma i più recenti interpreti hanno ricondotto il personaggio goldoniano alla maschera originaria. Divenuto servitore di due padroni, Florindo e Beatrice, all'insaputa di entrambi, Arlecchino, in apparenza servo sciocco, muove in realtà le fila dell'azione e, dopo una serie di estrose trovate e di corse indiavolate dall'uno all'altra, favorisce il matrimonio di Florindo con Beatrice. Vicina ai modi della Commedia dell'Arte per i suoi lazzi e il suo vivacissimo movimento scenico, l'opera goldoniana è stata portata al successo sulle scene d'Europa e d'America dal 1947 al 1960 dal Piccolo Teatro di Milano, grazie soprattutto all'interpretazione di M. Moretti.