Arca dell'Alleanza
il più antico oggetto di culto degli Ebrei, consistente in una cassetta in legno di acacia, in cui erano conservate le due Tavole della Legge, un vasetto d'oro contenente della manna e la verga di Aronne. Più tardi, accanto a essa si collocò anche il Libro della Legge di Mosè. Dentro e fuori, l'Arca dell'Alleanza era tutta ricoperta d'oro massiccio, che alla sommità prendeva la forma di corona; agli angoli della base erano infissi quattro anelli d'oro dentro i quali scorrevano due stanghe di acacia per il trasporto. Alla faccia superiore s'appoggiava una lastra d'oro, che portava due cherubini con le ali stese (Propiziatorio). L'Arca dell'Alleanza era ritenuta dagli Ebrei il trono di Dio, lo “sgabello dei suoi piedi”, il luogo dove Yahwèh scendeva a parlare a Mosè e ai suoi successori. Costruita da Beseleel dopo l'uscita dall'Egitto, seguì gli Israeliti nel deserto e fu poi collocata in Siloe sino a Samuele. Presa dai Filistei, fu presto restituita e collocata da Daviden un padiglione sul monte Sion. Salomone la ripose nella cella del tempio, che aveva fatto costruire. Scomparve per sempre nella distruzione di Gerusalemme del 586 a. C.