Salomóne (re d'Israele)
IndiceBiografia
(ebraico Šĕlōmōh). Re d'Israele (961-922), figlio di David, fu nominato alla successione per le pressioni della madre Betsabea, di un partito capeggiato dal capo dei mercenari Banaia e dal profeta Natan. Salito al trono fece subito eliminare i possibili avversari, dal fratello Adonia al capo dell'esercito Gioab e al sommo sacerdote Abiatar, sostituiti nelle cariche da suoi sostenitori. Ereditò uno Stato assai ampio e articolato variamente, ben oltre il territorio delle tribù d'Israele. Rinunciò alle attività militari e perse alcuni territori (in particolare Damasco), mantenendo buoni rapporti coi vicini, specie l'Egitto (sposò una figlia del faraone) e Tiro. Si dedicò invece a centralizzare il controllo interno, potenziando la capitale, definendo una partizione provinciale (i 12 distretti) a scopo fiscale, sottomettendo a tassazione e lavoro coatto tutti i sudditi (fossero Israeliti o Cananei), centralizzando il culto. Nella capitale costruì il palazzo reale e il tempio di Yahwèh, per cui rimase famoso; si avvalse di artigiani e materiali forniti da Ḥīrām re di Tiro. Con lui organizzò anche spedizioni commerciali nel Mar Rosso, verso Ofir donde veniva l'oro. L'interesse verso il commercio meridionale è attestato anche dai contatti con la leggendaria regina di Saba. Rimasero proverbiali le sue doti di giustizia e di sapienza (costitutive del tipo del re ottimo) e gli vennero attribuite composizioni letterarie (specialmente sapienziali) che in genere sono molto posteriori. Lasciò al figlio Roboamo un regno ricco e amministrativamente ordinato, ma minato dal malcontento per un troppo rapido processo di detribalizzazione e di fiscalizzazione, che sfociò nella divisione di Giuda e Israele. § Per antonomasia, il nome del re è passato nell'uso comune per indicare chi mostra di possedere grandi doti di sapienza e saggezza: parla come Salomone; fare il Salomone, affettare sapienza e saggezza; giudizio di Salomone, che interviene fra due parti contendenti con obiettività e imparzialità assolute.
Iconografia
Salomone è raffigurato solitamente con la barba e sontuosamente vestito alla maniera dei re orientali. Il notissimo episodio biblico del giudizio sul bimbo conteso fu rappresentato sia nel mondo antico (affresco di Pompei; retro di una teca argentea, sec. IV, Milano, S. Nazaro), sia nell'arte medievale e moderna (rilievi delle cattedrali di Amiens e di Reims; dipinti di Rubens, Poussin, ecc.). Molti artisti si ispirarono all'episodio dell'incontro di Salomone con la regina di Saba: celebre l'affresco del ciclo della Leggenda della vera Croce (Arezzo, chiesa di S. Francesco) opera di Piero della Francesca.