Ur
IndiceStoria
Antica città sumerica alla destra dell'Eufrate nel sito dell'odierno centro iracheno di Tell el-Muqaiyar (collina della pece), 20 km a SW di Nasiriya. Le notizie storiche scritte iniziano con la I dinastia (ca. 2500 a. C.). Il suo ruolo fu secondario in età presargonica, finché fu conquistata da Sargon di Akkad (ca. 2350) che cercò di controllarla; ma l'ambiente sumerico resistette all'assimilazione, operò varie rivolte (II dinastia) e ottenne il capovolgimento della situazione con la III dinastia (ca. 2112-2004), con la quale la città raggiunse l'apice della potenza, al centro di un impero che controllava tutta la Mesopotamia. In particolare Ur-Nammu (fondatore della III dinastia) costruì (o ricostruì) a Ur la ziqqurat e altri edifici; Šulgi dotò città e impero dell'organizzazione amministrativa ed economica. Sotto Ibbi-Sīn la città fu distrutta dagli Elamiti. La dinastia di Isin si considerò erede di Ur III e curò i rapporti con la città, che però perse importanza e fu distrutta da Samsu-ilūna di Babilonia (ca. 1740). I re cassiti (in particolare Kurigalzu II) ne restaurarono gli edifici sacri. In età neobabilonese Nabucodonosor e Nabonedo potenziarono la città e la controllarono coi metodi tradizionali; ancora Ciro lavorò agli edifici di Ur, ormai avviata al declino definitivo.
Ur. Un calice in oro della regione Puabi proveniente dalle tombe reali di Ur (Baghdad, Iraq Museum).
De Agostini Picture Library/A. De Gregorio
Ur. Una collana in cornalina, lapislazzuli e oro (Baghdad, Iraq Museum).
De Agostini Picture Library/A. De gregorio
Archeologia
Gli scavi condotti nel 1922-34 da una spedizione inglese diretta da L. Woolley hanno messo in luce importanti resti archeologici. Le tombe reali, databili dalla seconda metà del IV millennio a. C. alla prima metà del III, hanno offerto importanti testimonianze sui riti funerari, che prevedevano sacrifici umani, e abbondanti suppellettili: armi, vasellame, ornamenti, tra cui il cosiddetto “stendardo di Ur”, un pannello a mosaico di conchiglie e lapislazzuli incastonati su bitume, che presenta su registri paralleli scene di guerra e mitologiche. Intorno alla ziqqurat, una delle opere più significative del tempo, costruita su tre piani in mattoni crudi tenuti insieme dal bitume, vi erano altri templi ed edifici minori. Durante la III dinastia, notevole impulso ebbero anche la scultura a tutto tondo e le stele in rilievo.