Alano di Lilla
(francese Alain de l'Isle), teologo e scrittore francese (Lilla intorno al 1120-Cîteaux 1203). Fu chiamato Doctor Universalis per la sua grande cultura teologica e umanistica di portata europea, che gli valse la nomina a rettore dell'Università di Parigi. Tanta fama gli derivò soprattutto da due vaste opere latine: De planctu naturae e Anticlaudianus. La prima ebbe larga diffusione anche in versioni e abbreviazioni francesi tra i sec. XII e XIII e fu tra le fonti cui attinse Jean de Meung per il suo Roman de la Rose; è un'allegoria morale in cui Alano di Lilla sostiene una valutazione positiva di tutti gli aspetti della natura, che, per quanto corrotta dal peccato originale, serba pur sempre l'impronta del Creatore. La seconda è un poema allegorico di contenuto scientifico-filosofico, tra i più letti e studiati del Medioevo. Di argomento più strettamente religioso è il trattato De fide catholica contra haereticos, in cui Alano di Lilla stabilisce la distinzione tra il piano della ragione e quello della fede e nega la possibilità di dimostrare la verità di fede per mezzo della ragione, avversando gli eccessi rigoristici degli eretici (catari e valdesi in particolare). Nella sua concezione filosofica si avverte l'influsso del platonismo della Scuola di Chartres.