Jean de Meung o de Meun
poeta francese, chiamato anche Jean Clopinel o Chopinel (Meung-sur-Loire ca. 1240-Parigi intorno al 1305-15). La sua vasta scienza enciclopedica, di cui fanno fede le traduzioni delle opere più varie (De re militari di Vegezio, le lettere di Eloisa e Abelardo, De consolatione di Boezio), si manifesta soprattutto nei 17 772 versi del Roman de la rose (Romanzo della rosa), ripreso là dove l'aveva abbandonato al momento della morte Guillaume de Lorris. L'opera, intrapresa tra il 1275 e il 1280, si configura come la summa morale, politica e filosofica del sec. XIII e risponde a ideali sostanzialmente opposti a quelli cortesi di Guillaume. Fervido naturalista e razionalista, Jean de Meung rivela uno spirito critico lucidissimo nei toni aspri e nel vocabolario vigoroso, proprio della satira realistica.
Jean de Meung nell'illustrazione di un manoscritto (sec. XV) del Roman de la rose.
De Agostini Picture Library/M. Seemuller