èdafon
sm. [sec. XX; dal greco édaphos, suolo]. L'insieme degli organismi microscopici, o comunque molto piccoli (Batteri, Funghi, Alghe, Protozoi, Rizopodi, Miriapodi, ecc.), che vivono a diretto contatto con gli strati superficiali del terreno. Di tali organismi è stata in particolare studiata la fisiologia dell'alimentazione e della riproduzione. Essi svolgono importanti funzioni nella umificazione e nel rimaneggiamento del terreno: molti di essi, infatti, sono fitosaprofagi e attaccano più o meno direttamente la lettiera, cioè le foglie morte e gli altri residui delle piante, modificandola profondamente. Nell'edafon avviene infatti lo sminuzzamento dei vegetali, la demolizione e il distacco della cellulosa, della lignina e dei suoi sottoprodotti; infine, la mescolanza degli escrementi con batteri favorisce ulteriori demolizioni nelle sostanze vegetali. La loro riproduzione avviene con modalità intermedie tra la fecondazione interna degli animali terrestri e quella esterna degli animali acquatici: il maschio abbandona le spermatofore sul terreno e la femmina fa poi penetrare nelle vie genitali gli elementi maschili contenuti in queste. Essenziale per la sopravvivenza della fauna edafica è un grado sufficientemente alto di umidità nel suolo e una temperatura che non superi un valore critico oltre il quale diventa letale.