Àres
IndiceMitologia
(greco Árēs). Dio greco personificante il furore bellico, figlio di Era e di Zeus, o di Era soltanto, secondo un'altra versione. Divideva con Atena il campo d'azione bellico, ma mentre la dea ne rappresentava gli aspetti positivi (guerra “giusta”, difensiva, punitiva, condotta con intelligenza, ecc.), Ares ne rappresentava gli aspetti negativi (furore, odio, follia distruttrice, ecc.). La contrapposizione tra le due divinità ha anche un fondamento mitico: Ares sarebbe stato procreato da Era in concorrenza e in odio alla nascita di Atena che Zeus aveva generato da solo, esprimendola dalla sua testa. La contrapposizione è viva in Omero che pone Atena dalla parte dei Greci e Ares dalla parte dei Troiani; in un'occasione i due dei si scontrano direttamente sul campo di battaglia: è quando Atena stende Ares colpendolo con una pietra. Ares è chiaramente un dio caotico che si oppone all'ordine di Zeus (come la guerra si oppone alla pace); egli è “odioso” a Zeus, come si esprime Omero, ma è amato da Afrodite, divinità anch'essa caotica in un certo senso, o comunque precosmica e agente al di fuori dell'ordine di Zeus. Non era questo un amore che il mito poteva fissare nell'ordinata forma matrimoniale: infatti Ares è l'amante e non lo sposo di Afrodite.
Ares. Ares Ludovisi (Roma, Museo Nazionale Romano).
De Agostini Picture Library/G. Nimatallah
Iconografia
Nel sec. VI a. C. il dio viene generalmente raffigurato barbuto, armato con elmo, lancia, scudo e schinieri (Vaso François; Firenze, Museo Archeologico) insieme agli altri dei o con Afrodite. Su numerosi vasi a figure nere appare invece mentre interviene nella lotta fra il figlio Kyknos ed Eracle. Con la ceramica a figure rosse non è più armato, ma vestito col chitone mentre tiene in grembo i simboli della lancia e dello scudo. La prima opera di statuaria con Ares che ci è pervenuta è l'Ares Borghese di Alcamene (sec. V a. C.; Parigi, Louvre), dove Ares viene visto come giovane ignudo. Questa sarà la raffigurazione canonica della pittura e scultura seguenti (Ares Ludovisi , sec. IV a. C.; Roma, Museo Nazionale Romano). Nella pittura pompeiana, che deriva dalla tipologia ellenistica, il dio è generalmente raffigurato insieme ad Afrodite come suo amante (Napoli, Museo Archeologico).