L'Europa nella seconda metà del Cinquecento

Introduzione

La Pace di Augusta (1555) con il principio del cuius regio eius et religio aveva sancito la divisione dell'Impero e la fine di ogni possible restaurazione dell'universalismo cristiano. Nella seconda metà del '500 i conflitti di natura politico-religiosa condizionarono non solo la politica estera degli Stati europei ma causarono guerre civili, portando alla ribellione e al distacco di territori contrari alla religione professata dal sovrano. Questo fenomeno, destinato a proseguire nel secolo seguente con la Guerra dei Trent'anni, mise in luce una profonda crisi degli Stati europei combattuti tra la volontà di assestamento e le frequenti rivolte interne. In campo economico l'atlantizzazione delle reti commerciali aveva provocato una decadenza sempre più accentuata del Mediterraneo e dell'Italia, e l'ascesa di nuovi protagonisti, primi fra tutti l'Inghilterra e le Province Unite. La Spagna, dal canto suo, aveva imboccato la via del declino rinunciando a potenziare l'economia nazionale e diventando sempre più dipendente, in campo economico, dalle colonie.