Strutturazione della famiglia
Introduzione
Nonostante le differenti tipologie della famiglia, i sociologi hanno comunque tentato di definire le strutture fondamentali comuni a tale istituzione.
A parte la distinzione operativa di base tra famiglie di orientamento e di procreazione (le prime sono quelle in cui si nasce; le seconde quelle in cui si entra da adulti e dove viene allevata una nuova generazione di bambini), la tipologia delle famiglie oggi più utilizzata da gran parte dei demografi, degli storici e dei sociologi è quella proposta da Peter Laslett e dal Cambridge Group for the Study of Population.
Secondo Laslett i modelli familiari sono riassumibili in cinque tipi: solitario, nucleare, senza struttura coniugale, estesa, multipla.
Le famiglie dei solitari sono quelle costituite da una sola persona. La famiglia nucleare è quella formata da una sola unità coniugale (marito, moglie, con o senza figli). Le famiglie senza struttura coniugale sono formate da persone con altri rapporti di parentela (per esempio, un fratello e una sorella non sposati). La famiglia estesa è costituita da più di due generazioni appartenenti allo stesso ceppo parentale, che vivono nella stessa casa o nello stesso plesso di abitazioni. Capo di tutta la famiglia è di solito il maschio più anziano, mentre tutti gli adulti partecipano in varia misura all'allevamento dei bambini e all'esecuzione di altri compiti. La famiglia multipla è composta da due o più unità coniugali. A seconda del legame esistente fra queste due unità, si parla di multipla verticale (per esempio, marito, moglie, figlio e moglie di quest'ultimo) oppure orizzontale (per esempio, due o più fratelli che vivono insieme con le rispettive mogli). Si parla infine di famiglie complesse quando si considerano insieme le estese e le multiple. Uno dei meriti della tipologia di Laslett è di far riferimento solo alla regola di residenza dopo le nozze e alla composizione della famiglia e di non presupporre relazioni di autorità nella famiglia.