Il linguaggio
- Introduzione
- Il linguaggio come istituzione sociale
- L'estrinsecità e l'oggettività del linguaggio
- Il potere coercitivo del linguaggio
- La storicità del linguaggio
Il linguaggio come istituzione sociale
Alcuni sociologi, come Peter e Brigitte Berger, concordano nel ritenere che il linguaggio sia l'istituzione sociale per eccellenza. Con questa espressione essi intendono affermare il fatto che la comunicazione verbale umana costituisce il modello regolatore che la società impone alla condotta individuale. Così inteso, il linguaggio costituirebbe una sorta di programma imposto dalla società al comportamento degli individui, su cui si radicherebbero le altre istituzioni. Sin dalla prima infanzia, quando il bambino apprende le prime parole, egli assimila automaticamente il mondo di significati sociali veicolati dal simbolismo verbale e tramite questi forma il proprio modo di concepire la realtà. Oggettivando e stabilendo relazioni significative, il linguaggio struttura infatti anche l'ambiente umano del bambino e gli fornisce la possibilità di riconoscere i ruoli come modelli ricorrenti.