Gli status
- Introduzione
Introduzione
La posizione sociale di un individuo o di un gruppo all'interno del sistema di relazioni che formano la struttura sociale viene definita come status. Il concetto di status è stato inizialmente impiegato in senso giuridico, allo scopo di indicare l'insieme dei diritti e dei doveri connessi a una determinata posizione sociale (di cittadino, di straniero, di schiavo ecc.). Questo significato è ripreso anche dalla sociologia ed è strettamente collegato al concetto di ruolo, che viene appunto definito, per esempio, da Linton come l'aspetto dinamico o esecutivo dello status, oppure come l'insieme dei diritti e dei doveri connessi a un particolare status.
Il termine status è usato anche per indicare il prestigio assegnato a ciascuna posizione nella stratificazione sociale e rinvia all'idea di gerarchia e di diseguaglianza sociale. Lo status implica dunque condizioni di vantaggio o di svantaggio relativo, che possono dipendere da un insieme di fattori (per esempio, prestigio, ricchezza, potere ecc.) Esistono status ascritti (presenti fin dalla nascita), come quelli relativi allo status familiare o al sesso, e status acquisiti (ottenuti durante l'esistenza dell'individuo), come quelli relativi alle prestazioni professionali.
I sistemi di stratificazione possono essere chiusi o aperti. In un sistema chiuso i confini esistenti fra gli strati sono chiari e definiti e non è possibile a nessuno cambiare il proprio status. In un sistema aperto, invece, i confini fra gli strati sono flessibili. È possibile per gli individui cambiare il proprio status attraverso sforzi o insuccessi personali, per esempio guadagnando o perdendo denaro o sposandosi con una persona di diverso status.