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L'ozonosfera e il buco nell'ozono

L'ozono (O3) è un gas tossico, di colore bluastro e dal caratteristico odore acre, particolarmente concentrato nell'ozonosfera, dove si forma dall'ossigeno biatomico, (O2), per azione dei raggi ultravioletti (UV) provenienti dal Sole, con lunghezza d'onda inferiore a 300 nanometri.

L'ozonosfera svolge un'importante funzione protettiva nei confronti della vita sulla Terra, poiché crea un'efficace barriera contro i raggi ultravioletti, che hanno effetto cancerogeno e possono provocare mutazioni. Tuttavia, l'integrità dell'ozonosfera è minacciata da una serie di sostanze provenienti dall'attività umana e il problema della diminuzione dello strato di ozono, comunemente noto come buco nell'ozono, costituisce uno dei più importanti aspetti dell'inquinamento atmosferico su scala planetaria, anche se il fenomeno è più evidente sulle regioni polari.

Tra i responsabili della diminuzione di ozono stratosferico, vi sono i clorofluorocarburi (CFC), composti chimici organici contenenti cloro e fluoro, impiegati sia come fluidi refrigeranti nell'industria del freddo, sia come propellenti nelle bombole di aerosol. Il largo utilizzo di queste sostanze, soprattutto negli anni Sessanta e Settanta, ne ha determinato l'accumulo nell'atmosfera e la diffusione verso la stratosfera, dove l'azione della radiazioni UV li scompone e provoca la liberazione del cloro atomico, che, attraverso una complessa serie di reazioni, reagisce con l'ozono trasformandolo in ossigeno; il cloro è molto stabile e un solo atomo può distruggere fino a 100 000 molecole di ozono prima di diventare inattivo.

Essendo stata accertata l'influenza dei CFC sulla diminuzione dell'ozono stratosferico, e note le conseguenze di ciò sull'ambiente e sugli esseri viventi, sono stati sottoscritti numerosi accordi internazionali per la messa al bando dei CFC e per l'impiego di sostituti meno dannosi per l'ozono.