Lo sviluppo sociale
La preferenza innata che abbiamo incontrato poco sopra parlando dello sviluppo percettivo che porta i neonati a preferire il volto umano rispecchia chiaramente una predisposizione dell'essere umano alla socialità. Nella stessa direzione porta un fenomeno riscontrabile intorno alle 8 settimane: il cosiddetto sorriso sociale (i bambini tendono a sorridere quando vedono un volto umano, o sentono una voce umana caratterizzata da toni alti, concentrando la loro attenzione su di esso, e incoraggiando quindi gli adulti a stargli vicino).
Le ricerche hanno tuttavia dimostrato come questa predisposizione innata non sia sufficiente in sé e per sé a garantire uno sviluppo armonico del bambino a livello sociale, se non è affiancata da un'adeguata stimolazione a livello ambientale: infatti è stato dimostrato come bambini istituzionalizzati, ai quali venivano fornite tutte le cure necessarie a livello fisico, ma che non venivano mai coccolati non riuscivano a crescere in maniera normale, e spesso erano soggetti a stati di depressione profonda che in alcuni casi portava anche alla morte. Harlow condusse esperimenti sull'importanza dell'attaccamento infantile per un armonico sviluppo sociale utilizzando come soggetti dei suoi esperimenti delle scimmiette. I suoi studi dimostrarono che la mancanza di una figura materna portava i piccoli di scimmia a comportamenti altamente disfunzionali, simili a quelli dei bambini autistici.
I bambini hanno dunque bisogno di contatti fisici per poter sviluppare nel percorso di crescita dei buoni legami emotivi e sociali. Ricerche hanno però dimostrato che a volte un buon rapporto con i coetanei può in certi casi permettere di recuperare, almeno in parte, carenze affettivo-sociali vissute dai bambini nella primissima infanzia.
Altre importanti ricerche sull'attaccamento infantile sono state svolte da J. Bowlby e Ainsworth, che sono giunti ad individuare diverse tipologie di attaccamento date essenzialmente dal comportamento della madre, o dell'adulto di riferimento, nei confronti del bambino. Studiando gli istinti che portano alla nascita di un attaccamento nei bambini, Bowlby e Ainsworth hanno individuato delle fasi: nel corso del primo anno di vita i bambini si configurano quali esseri sociali, intorno ai 6 mesi si presenta il fenomeno del sorriso sociale, di cui abbiamo parlato poco sopra, a partire dal sesto mese di vita i bambini sviluppano un vero e proprio attaccamento nei confronti della persona che li accudisce. Questo legame affettivo solitamente dura nel tempo ed è caratterizzato da un forte dolore in occasione di separazioni dall'oggetto del legame. Questo dolore, che assume connotazioni di angoscia nel primo anno di vita, comincia a diminuire sensibilmente attorno ai 2 anni.