Approfondimenti
- Qi e capacità pratiche
- "La mente è più grande del cielo"
- La leggenda del lago di Costanza
- Non si scendono le scale con la testa
- La memoria ricostruisce il mondo
- Esempio di utilizzazione della mnemotecnica delle parole chiave
- Immagini mentali e risoluzione di problemi complessi
- La perseveranza dell'intelletto
- Suggerimenti bibliografici
La leggenda del lago di Costanza
(Conflitto tra realtà – ambiente fisico e apparenza – ambiente comportamentale)
Una sera d'inverno, mentre infuriava una tempesta di neve, un cavaliere raggiunse una locanda, felice di trovarsi al sicuro dopo ore e ore trascorse a cavallo per attraversare la pianura spazzata dal vento, dove la neve gelata aveva coperto ogni traccia del sentiero e ogni segno di riferimento. Sulla soglia il locandiere accolse sorpreso lo straniero e gli chiese da dove fosse venuto. Quando il cavaliere si voltò indicando un punto lontano, nella direzione opposta alla casa, il locandiere esclamò con voce tremante di spavento e meraviglia: “Ma sapete di aver attraversato a cavallo il lago di Costanza?”. Sentendo quelle parole il cavaliere rimase impietrito e cadde morto ai suoi piedi.
K. Koffka, Principi di psicologia della forma, Boringhieri, Torino1978