Introduzione
Gli anni della "Swing Era" (o meglio, della "Swing Craze", la "follia per lo swing" ) sono stati gli anni d'oro per le big band jazzistiche più che per i piccoli complessi. In quegli anni non solo le grandi orchestre "bianche" (Benny Goodman, Glenn Miller, Tommy Dorsey, Artie Shaw e Charlie Barnet), ma anche le big band composte e guidate da musicisti neri, primi fra essi Duke Ellington e Count Basie, rappresentarono lo swing nel mondo dello spettacolo. Molte di queste formazioni, sulla scia del grande Fletcher Henderson, seppero infatti esprimere un linguaggio di altissimo livello artistico. La loro musica visse momenti di enorme popolarità presso i frequentatori dei ballroom, i mille templi in cui venne vissuta, in tutta l'America appena uscita dalla grande crisi del '29, l'epopea dello swing, cioè la musica del New Deal rooseveltiano.