Thomas Mann
- Thomas Mann
- La vita
- L'opera narrativa
- Approfondimenti
- Riepilogando
In sintesi
La vita | Thomas Mann nacque a Lubecca nel 1875 in una solida famiglia borghese, che verrà però duramente provata, sino a disgregarsi, alla morte prematura (1891) del padre di Thomas, senatore e commerciante. Thomas si formò in particolare con appassionate letture da Nietzsche e Schopenhauer. Nel 1905 sposò Katja Pringsheim, da cui ebbe sei figli e che gli fu di sostegno per tutta la vita rinsaldando la sua volontà di lavoro. Al pari di molti altri intellettuali tedeschi, di fronte al primo conflitto mondiale il suo atteggiamento politico fu improntato al nazionalismo, poi rivisto radicalmente. Dopo la guerra, Mann compì una profonda revisione delle proprie posizioni politico-culturali abbandonando, insieme con il nazionalismo, anche la sua precedente visione estetizzante della vita e dell'arte, e aderendo con convinzione ai valori della democrazia. Nel 1929 ricevette il premio Nobel. Di fronte all'imminente pericolo del nazismo, da lui tempestivamente denunciato, e successivamente alle pesanti minacce subite nonché all'ascesa di Hitler, lasciò la Germania nel 1933. Soggiornò dapprima in Svizzera, poi si trasferì negli Stati Uniti. Qui la sua presenza pubblica andò facendosi sempre più intensa. Rientrò in Europa nel 1952, stabilendosi nei pressi di Zurigo, dove morì per trombosi. |
Le opere | Influenzato da Nietzsche, tutta la prima fase dell'attività creativa di Mann muove dall'opposizione decadentistica tra arte e vita. |
I Buddenbrook | Nei Buddenbrook, si fonde con la grande storia, che abbraccia quattro generazioni, la decadenza di una famiglia. Decadenza progressiva da intendersi sia in senso biologico, alla maniera dei romanzi naturalisti, sia nel senso nietzscheano di sfinimento estetico-culturale. Qui lo scrittore fa largo uso della tecnica del discorso indiretto libero e si avvale di una molteplicità e varietà di registri stilistici, sorretti dall'uso del "motivo conduttore" (Leitmotiv). Il tema del conflitto tra arte e vita si ripresenta nei racconti: Tonio Kröger, Tristano e La morte a Venezia, pregno di un estetismo morboso e di un'atmosfera di morte. |
La montagna incantata | L'idea della morte campeggia anche nel monumentale romanzo La montagna incantata. Questo romanzo vuol essere una moderna versione del romanzo di formazione in forma di "romanzo di idee" |
Giuseppe e i suoi fratelli | Con l'imponente tetralogia Giuseppe e i suoi fratelli l'autore intende costruire una narrazione nella quale il mito, la psicologia umana del profondo e la razionalità confluiscano nell'unità dello spirito umano che si dispiega poi nella storia. |
Doktor Faustus | Sotto la sconvolgente impressione della seconda guerra mondiale e del consumarsi della tragedia della sua patria, Mann compone il Doktor Faustus (1947). La narrazione si presenta come la biografia del compositore Adrian Leverkühn, presentato come il creatore della musica dodecafonica, geniale ma demoniaca forma musicale che segna la fine della Germania classica e dei suoi valori positivi.Tra gli ultimi lavori, le Confessioni del cavaliere d'industria Felix Krull, un arioso romanzo comico che narra in prima persona maneggi e truffe di un simpatico avventuriero. |