L'età del realismo
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Fontane tra romanzo storico e romanzo sociale
Avviato dapprima alla professione paterna di farmacista, Theodor Fontane (Neuruppin 1819 - Berlino 1898) ottenne nel 1849 un posto di corrispondente presso la “Dresdner Zeitung”, che gli consentì di dedicarsi meglio alla letteratura. In questo periodo pubblicò le raccolte Poesie (Gedichte, 1851) e Ballate (Balladen, 1861). Nel 1852 e nel 1855-59 fu inviato a Londra, dove entrò proficuamente in contatto con la narrativa inglese. Lavorò quindi come corrispondente di guerra nei conflitti della Prussia con la Danimarca (1864), l'Austria (1866) e la Francia (1870), e raccolse i propri reportage in tre volumi. Con Prima della tempesta (Vor dem Sturm, 1878) e con il successivo Schach von Wuthenow (1882) si volse al romanzo storico. Mentre si dibatteva, di nuovo, tra lavori d'occasione, cominciò a scrivere quei romanzi d'impianto realistico e d'ambientazione berlinese che sancirono la sua fama: dagli ancor deboli L'adultera (titolo originale in italiano, 1882) ed Errori e turbamenti (Irrungen Wirrungen, 1888) al vigoroso La signora Jenny Treibel (Frau Jenny Treibel, 1892), ritratto della nascente borghesia dell'età guglielmina. La sua opera più conosciuta, e sicuramente un capolavoro, è il romanzo Effi Briest (1895), drammatica vicenda coniugale, in cui Effi tradisce il marito per sfuggire alla monotonia di un rapporto vuoto piuttosto che sotto la spinta di una passione. L'ultimo romanzo, Il signore di Stechlin (Der Stechlin, 1898, postumo), è forse l'opera più alta di Fontane, in cui compaiono quei caratteri stilistici e di contenuto che costituiscono la sua peculiarità: splendidi dialoghi cui si riduce quasi per intero l'intreccio e un garbato scetticismo dietro al quale Fontane cela il proprio atteggiamento di sereno distacco dal mondo delle cose narrate.