I fratelli Schlegel e Novalis
- I fratelli Schlegel e Novalis
- August Wilhelm Schlegel
- Friedrich Schlegel
- Novalis
- Approfondimenti
- Riepilogando
August Wilhelm Schlegel
Fratello maggiore di Friedrich, August Wilhelm Schlegel (Hannover 1767 - Bonn 1845) fu agli occhi dei contemporanei il promotore dell'intero romanticismo.
La vita e le opere
August studiò a Gottinga teologia e filologia. Nel 1796 si trasferì a Jena con la moglie Caroline e assunse la docenza di letteratura presso l'università. La sua casa divenne presto il fervido ritrovo di quel gruppo di scrittori e poeti ventenni, fra cui Novalis, che in seguito verrà chiamato “primo romanticismo” o “circolo di Jena”. Nell'agosto dello stesso anno August venne raggiunto dal fratello Friedrich, intenzionato a vivere come libero scrittore. A Jena August collaborò alla rivista “Die Horen” edita da Schiller, col quale però nell'estate del 1797 il fratello Friedrich ebbe un dissidio che lo condusse a trasferirsi temporaneamente a Berlino. Proprio in questa città, insieme a un altro gruppo di scrittori (fra i quali Tieck e Wackenroder) venne fondata la rivista “Athenäum” (1798-1800), manifesto letterario del primo romanticismo. Dal 1798 al 1801 August ebbe, sempre a Jena, la cattedra di filologia; dal 1801 al 1804, incrinatosi il matrimonio con Caroline, visse a Berlino, tenendovi una serie di Lezioni sulle belle lettere e le arti figurative (Vorlesungen über schöne Literatur und Kunst, 1884, postumo) che gli procurarono notevole rinomanza. Conosciuta Madame de Staël, ne divenne amico trascorrendo 14 anni nella sua tenuta di Coppet e viaggiando con lei quale precettore dei suoi figli. A Vienna, nel 1808, tenne il famosissimo ciclo di lezioni che, pubblicato e presto tradotto nelle principali lingue europee con il titolo Sull'arte e sulla letteratura drammatica (Vorlesungen über dramatische Kunst und Literatur, 1809-11), ebbe importanza fondamentale nello svolgimento del romanticismo fuori della Germania. Parallelamente studiò e tradusse dalle lingue neolatine pubblicando un Florilegio di poesia italiana, spagnola e portoghese (Blumesträusse italienischer, spanischer und portugiesischer Poesie, 1804), un Teatro spagnolo (Spanischer Theater, 5 voll., 1803-09) e soprattutto la traduzione, considerata classica, di 17 drammi di Shakespeare (1797-1810: i restanti furono tradotti da D. Tieck e W. Baudissin, 1825-33). Dopo la morte della Staël, accettò una cattedra di letteratura e storia dell'arte offertagli dall'università di Bonn (1818) e si dedicò prevalentemente alla ricerca erudita, contribuendo a fondare la filologia romanza con le Osservazioni sulla lingua e la letteratura provenzali (Observations sur la langue et la littérature provençales, 1818) e dando grande impulso alla filologia indiana con la pubblicazione della Indische Bibliothek (1823-30), cui affiancò edizioni della Bhagavadgîtâ (1823) e del Râmâyana (1829-45).