Il movimento dello “Sturm und Drang”
Temi, opere ed esponenti principali
La data di nascita dello Sturm und Drang può collocarsi nel 1770, quando Herder incontrò a Strasburgo Goethe e un gruppo di giovani letterati a lui legati, che accolsero con entusiasmo il nuovo verbo poetico; il manifesto del gruppo fu la raccolta di saggi Intorno al carattere e all'arte dei tedeschi (1773). Il giovane Goethe, che va considerato inizialmente come il massimo rappresentante del movimento, espresse con efficacia il titanismo ribelle e la sete di libertà nell'inno Prometeo e nel dramma Götz von Berlichingen, i valori perenni del sentimento nei Dolori del giovane Werther, e pose mano all'opera più forte e di più vasto disegno che si collochi nello spirito dello Sturm und Drang, il cosiddetto Urfaust, rimasto per allora frammento, ma da cui sarebbe in seguito scaturito il Faust. Gli altri membri del gruppo, presto chiamati Stürmer, furono attivi soprattutto in campo teatrale, e produssero opere che, pur non essendo prive di forza e originalità espressiva, non possono essere messe sullo stesso piano di quelle goethiane. Tra di esse vanno menzionati i drammi Il precettore e I soldati di J.M.R. Lenz; I gemelli e Guazzabuglio di F.M. Klinger (questo secondo dramma, del 1776, venne poi denominato spregiativamente dallo svizzero C. Kaufmann Sturm und Drang, e tale espressione passò a indicare il movimento nel suo complesso); L'infanticida di H.L. Wagner; Golo e Genoveffa di F. Müller, che tentò anche un Faust, e Giulio di Taranto di J. A. Leisewitz.
Anche il giovane Schiller appartenne idealmente allo Sturm und Drang, di cui nei suoi primi tre drammi (I masnadieri, La congiura del Fiesco a Genova, Cabala e amore) fece propri i temi e le modalità espressive. La drammaturgia di Schiller tuttavia si situa ormai alla fine di questa esperienza, quando tutti gli altri autori o erano morti o avevano cessato di scrivere o, come Goethe, avevano imboccato nuove vie letterarie.