Plauto
In sintesi
Redazione De Agostini
La vita | Plauto (Sarsina, prima del 250-Roma 184 a.C.). Scarsi sono i dati sulla vita del più famoso commediografo dell'età arcaica, che era di origine umbra (Sarsina) e sicuramente nato libero. |
Le opere | Sono giunte praticamente complete 20 commedie palliate (Fabulae Varronianae) e frammenti di una ventunesima: Amphitruo, Asinaria, Aulularia, Bàcchides, Captivi, Càsina, Cistellaria, Curculio, Epìdicus, Menaechmi, Mercator, Miles gloriosus, Mostellaria, Persa, Poenulus, Psèudolus, Rudens, Stichus, Trinummus, Truculentus e Vidularia. |
Fonti e struttura delle commedie | Le trame e i personaggi si ispirano a quelli della "commedia nuova" ellenistica, ma il poeta crea un'opera originale e autonoma dalle fonti, sia nella lingua, sia nel nome dei personaggi, sia nella struttura, sia per le allusioni al mondo romano. La commedia, infatti, non è divisa in atti, non ha cori, dà ampio spazio al canto e alla musica, manca di coerenza e organicità. |
Il mondo poetico | L'interesse di Plauto non è rivolto all'intreccio (spesso anticipato nei prologhi), né vuole lanciare messaggi morali o caratterizzare psicologicamente i personaggi: il suo scopo è solo divertire il pubblico. Il suo è un mondo di farsa popolaresca e di irresistibile comicità, di cinismo e di amoralità, in cui sembrano credibili le vicende più grottesche. Il tutto è espresso in una lingua versatile e ricca, con l'andamento del parlato. |