Baudelaire
- Introduzione
- La vita e le opere
- "I fiori del male"
- Approfondimenti
- Riepilogando
In sintesi
Redazione De Agostini
La vita | Charles Baudelaire (1821-1867), parigino, dopo una giovinezza dominata dal contrasto con la madre e il patrigno si iscrive all'università senza alcuna vocazione. Poiché sperpera l'eredità paterna, viene imbarcato per l'Oriente. Al ritorno inizia una relazione con la mulatta Jeanne Duval. La famiglia lo fa mettere sotto tutela impedendogli l'uso dell'eredità, con gravi conseguenze economiche. Dedito alle droghe e all'alcol, muore dopo un viaggio in Belgio. |
Le opere | Scrive articoli di critica d'arte (i Salons del 1845 e 1846) e traduce le liriche di Poe. Nel 1857 escono le poesie I fiori del male. Nel 1860 pubblica il saggio I paradisi artificiali. Inizia a scrivere le prose poetiche dei Poemetti in prosa e il diario Il mio cuore messo a nudo. |
"I fiori del male" | Il capolavoro poetico di Baudelaire è un intreccio di elementi spirituali e fisici, sublimi e demoniaci. È diviso in sei parti: Spleen e ideale, Quadri di Parigi, Il vino, I fiori del male, Rivolta, La morte. |
Corrispondenze | Il poeta rifiuta ogni falsa promessa, l'unico paradiso perduto è quello dell'infanzia. Tocca al poeta ricostruire i nessi invisibili tra le cose. |
Il lavoro artistico | Pur vicino all'ispirazione romantica, Baudelaire se ne distingue per l'uso sapiente della retorica tradizionale anche nell'esprimere contenuti ripugnanti. |
La fortuna | È considerato il maestro dei poeti simbolisti e il precursore della poesia per la poesia. |