La poesia del Settecento
- Introduzione
- Un deserto poetico
- André Chénier
- Riepilogando
André Chénier
André-Marie Chénier (1762-1794) nacque a Costantinopoli e tornò in Francia con la famiglia nel 1766, compiendo gli studi a Parigi al Collège de Navarre. Profondo conoscitore della letteratura greca e latina, della poesia contemporanea straniera e della filosofia illuminista, accolse con entusiasmo gli inizi della Rivoluzione, per cui compose Le serment du Jeu de Paume (Il giuramento del Jeu de Paume, 1791). Si oppose però agli eccessi del Terrore. Arrestato, venne imprigionato a Saint-Lazare, dove conobbe Madame de Coigny, ispiratrice della celebre poesia La jeune captive (La giovane prigioniera, 1794). Morì ghigliottinato. Dopo la morte alcune sue poesie apparvero sulle riviste, ma la pubblicazione delle Oeuvres complètes (Opere complete) risale al 1819. Della sua produzione, spesso frammentaria, si ricordano: le Élégies (Elegie); Les Bucoliques (Le Bucoliche); le Odes (Odi); i Iambes (Giambi), scritti in carcere; il poemetto filosofico L'invention (L'invenzione), in cui espone la sua concezione estetica; i poemi incompiuti L'Hermès (L'Ermete) e L'Amérique (L'America). Esaltato da alcuni romantici, giudicato da altri l'ultimo dei classicisti, Chénier occupa una posizione centrale tra le varie correnti poetiche del tempo. Amante della grande poesia classica, concepisce un'immagine già romantica dell'antica Grecia, poiché la identifica con la giovinezza del mondo, epoca felice in cui l'uomo viveva in simbiosi con la bellezza. Il suo classicismo inoltre va di pari passo con la convinta adesione alla filosofia illuminista, di cui si propone di essere il cantore. Come un novello Omero, il poeta avrebbe voluto dar vita all'epopea del mondo moderno e cantare la storia dell'umanità, le conquiste della scienza, i nuovi orizzonti del cosmo. Chénier dunque appartiene interamente al suo secolo e ne rappresenta la stretta connessione tra ragione e sensibilità. Allo stesso tempo annuncia un'epoca nuova, in cui la materia poetica è filtrata attraverso l'individualità dell'autore e diventa quindi poesia del presente, poesia lirica.