La nascita delle idee nuove
- Introduzione
- Saint-Simon
- Montesquieu
- Vauvenargues
- Approfondimenti
- Riepilogando
Vauvenargues
Luc de Clapiers, marchese di Vauvenargues (1715-1747), una delle figure morali più grandi del Settecento, interpretò in modo originale la tradizione dei moralisti secenteschi alla luce delle nuove idee e di un ideale di vita tutto personale, per certi aspetti in anticipo sulla propria epoca.
Nato ad Aix-en-Provence, lettore appassionato sin dall'adolescenza di Plutarco, Seneca e dei grandi moralisti francesi, nel 1733 abbracciò la carriera militare, attratto da un ideale di azione e gloria. Combatté in Lombardia (1733), Boemia (1741-42) e Germania (1743), ma deluso dalla mediocrità della vita di guarnigione e provato nel fisico, diede le dimissioni nel 1744 e si stabilì a Parigi, dove tentò invano di entrare nella carriera diplomatica. Ammalato, deluso nelle sue ambizioni, visse quasi isolato, circondato da pochi amici, tra cui Voltaire. Proprio Voltaire lo incoraggiò a superare ogni esitazione e a pubblicare i suoi lavori, riorganizzando le riflessioni scritte in modo sparso. Nel 1746 uscì l'Introduction à la connaissance de l'esprit humain (Introduzione alla conoscenza dello spirito umano), seguita nello stesso anno dalle Réflexions sur divers sujets (Riflessioni su argomenti diversi) e dalle Réflexions et maximes (Riflessioni e massime), lo scritto più significativo. La morte gli impedì di pubblicare la seconda edizione, corretta e arricchita, delle sue opere.
Il pensiero ottimista
Estraneo all'anticlericalismo e scettico sull'egualitarismo, Vauvenargues afferma una sorta di ottimismo, che si esplica nella ricerca di una verità i cui elementi non siano esterni o trascendenti, ma si possano individuare mediante l'introspezione e il sentimento. Vauvenargues crede nella forza e nella bontà delle passioni, che gli appaiono fonte della virtù e delle più nobili azioni. In tal modo l'istanza del progresso e quella del sentimento, appartenenti entrambe alla matrice illuminista, trovano conciliazione in una morale dell'energia, nella fiducia che il cuore e la ragione si sostengano a vicenda nella spinta a cambiare l'uomo.