Molière

In sintesi

La vitaIl parigino Jean-Baptiste Poquelin (1622-1673) dopo l'incontro con l'attrice Madeleine Béjart si dedica al teatro nel 1643.
Gli anni di apprendistatoCon lo pseudonimo di Molière fonda la compagnia dell'Illustre Théâtre. Scrive due commedie brillanti, Lo sventato (1655) e Il dispetto amoroso (1656).
Gli anni del successoNel 1659 rappresenta la sua prima grande commedia: Le preziose ridicole. Dopo aver sposato Armande, forse figlia di Madeleine, la sua compagnia viene riconosciuta dal re (1665). Muore sulla scena mentre sta recitando Il malato immaginario.
Le opereI trionfi di Molière sono legati alle commedie, più che alle farse come Sganarello o Il cornuto immaginario (1660): La scuola dei mariti (1661); La scuola delle mogli (1662); Don Giovanni o il convitato di pietra (1665); Il misantropo (1666); L'avaro (1668); Tartufo (1669); Il malato immaginario (1673).
La poetica del risoLe commedie di Molière rappresentano i vizi, gli eccessi e le debolezze della borghesia. Lo scopo del suo teatro è essenzialmente quello di far ridere, ma i caratteri dei personaggi sono pervasi da contenuta amarezza, perché fissati in manie che li trasformano in rigidi burattini.
Lo stile e la culturaGrande attore, Molière porta sulla scena una sintesi di esperienza e cultura che si avvale di una sapienza linguistica eccezionale, capace di riprodurre i singoli dialetti o gerghi dei personaggi.