Orizzonti della poesia
Max Jacob
Max Jacob (1876-1944), anticonformista e irrequieto, amico di Picasso, Derain e G. Apollinaire, fu tra gli animatori della bohème di Montmartre all'inizio del secolo. Nelle sue opere burlesche e fantasiose si passa dai giochi di parole alle immagini oniriche, dalla beffa al nonsense, dall'ironia alla mistificazione. Le sue prove più riuscite sono il primo romanzo per bambini, Histoire du roi Kaboul Ier et du marmiton Gauvain (Storia del re Kabul I e dello sguattero Galvano, 1904) e il ciclo di Saint Matorel (1912). La profonda inquietudine condusse Jacob, di origine ebrea, a convertirsi al cattolicesimo (1915). Di grande interesse le opere successive: Le cornet à dés (Il bussolotto per dadi, 1917), poemi in prosa che esaltano il caso nella creazione poetica; le poesie Laboratoire central (Laboratorio centrale, 1921), in cui angoscia e ossessione della morte si celano dietro l'umorismo sarcastico e il virtuosismo verbale; i poemi in prosa Méditations réligieuses (Meditazione religiose, 1948 postumo), mossi da un'intensa ricerca mistica e spirituale. Morì nel campo di concentramento di Drancy.