Michel de Montaigne
La vita
Michel Eyquem de Montaigne (1533-1592) nacque nel castello di Montaigne, nel Périgord, da una famiglia di recente nobiltà. Il padre, Pierre Eyquem, abbandonato il commercio viveva da gentiluomo, abbellendo il castello e ricoprendo importanti cariche amministrative nella città di Bordeaux. Il piccolo Michel crebbe in un clima di agio e tranquillità e ricevette un'educazione del tutto insolita per l'epoca, basata sulla persuasione e sulla libertà. Durante il giorno il pedagogo tedesco e persino le cameriere di casa gli si rivolgevano in latino, per insegnargli quella lingua senza grammatica e faticoso impegno. A sei anni entrò nel Collège de Guyenne, a Bordeaux, dove ebbe ottimi insegnanti e rimase sette anni. A ventun anni, conclusi gli studi di diritto, entrò nella magistratura. Fu consigliere alla Cour des Aides a Périgueux, quindi al Parlamento di Bordeaux, dove conobbe Étienne de la Boétie; fu l'incontro più importante della sua vita e l'inizio di un'amicizia "completa e perfetta", che durò fino alla prematura morte di La Boétie, nel 1563. Nel 1568 morì il padre ed egli ne ereditò il titolo e il patrimonio. Nel 1571, a trentotto anni, si dimise dal Parlamento di Bordeaux, curò la pubblicazione delle opere dell'amico, quindi si ritirò a vita privata. Chiuso nella biblioteca del suo castello, si diede a un ozio operoso, aspirando alla quiete, alla sicurezza, all'esercizio del dialogo con se stesso. Non si sottrasse però alle sue responsabilità pubbliche: nel 1574 gli venne affidato l'incarico di organizzare la difesa di Bordeaux; nel 1580 partecipò all'assedio di La Fère. Nello stesso anno intraprese un lungo viaggio attraverso la Lorena, la Germania, la Svizzera e l'Italia. Eletto sindaco di Bordeaux nel 1581, accettò senza entusiasmo, ma svolse così bene il suo incarico da essere rieletto nel 1583. Nel 1588 si recò a Parigi, poi a Chartres e a Rouen, per accompagnare il re Enrico III scacciato dalla capitale.