Tendenze e organizzazioni internazionali
In sintesi
Redazione De Agostini
Uno scenario in movimento | Il mondo contemporaneo è percorso da due tendenze contrastanti, quella della globalizzazione e quella del localismo, che rendono la situazione aperta a sviluppi imprevedibili. La mancanza di un centro di governo effettivo a livello globale si riflette nella cartografia, ma anche nei conflitti recenti, dove tendono a prevalere operazioni di polizia internazionale, in particolar modo in Europa: vedi NATO e OSCE. |
Il sistema delle Nazioni Unite | Nato alla fine della seconda guerra mondiale, l'ONU si avvia a diventare un punto di riferimento importante negli attuali equilibri planetari. La sua complessa organizzazione è completata da organismi esterni come la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e l'Organizzazione Mondiale del Commercio che ne accrescono l'incidenza economica. |
Altre organizzazioni mondiali | Nel novero delle organizzazioni internazionali a carattere mondiale rientrano associazioni che riflettono vincoli culturali di vecchia data (Commonwealth, l'Organizzazione degli Stati Iberoamericani o Francofoni), ma anche aggregazioni tecnico economiche tra paesi ricchi (OCSE) o in via di sviluppo (G77). |
Organizzazioni regionali | Il panorama è vasto e abbraccia aree sub e intercontinentali. Tra le principali organizzazioni di questo tipo: l'Unione europea e la CSI in Europa, l'Organizzazione per l'Unità Africana (OUA) e la Lega Araba, in Africa e Medio Oriente, l'Organizzazione degli Stati americani (OSA), l'Associazione di Libero Scambio del Nordamerica (NAFTA) e il Mercosur, nelle Americhe, e l'Associazione per la Cooperazione in Asia meridionale (SAARC) e l'Associazione per la Cooperazione Economica Asia-Pacifico, nell'area Asia-Indiano-Pacifico. |