Gilbert Ryle
Il professore di filosofia di Oxford Gilbert Ryle (Brighton 1900 - Oxford 1976) è uno dei fondatori della filosofia analitica del linguaggio ordinario. Nell'articolo Espressioni sistematicamente fuorvianti (1931) propone la revisione e la chiarificazione di certe espressioni del linguaggio ordinario, la cui forma grammaticale non corrisponde alla struttura dei fatti descritti e tende quindi a generare errori anche filosofici. Per esempio, un'espressione (di quelle dette da Ryle "quasi-ontologiche") come "le vacche carnivore non esistono" induce l'interpretazione erronea che ci siano vacche carnivore e che a esse vada attribuita la non esistenza. Tale enunciato va invece riformulato nella forma grammaticale fedele ai fatti "nulla è insieme vacca e carnivoro" da cui non nasceranno errori metafisici. Ryle prosegue il suo lavoro di demistificazione nello Spirito come comportamento (1949), in cui intende smantellare la concezione dualistica dell'uomo di origine cartesiana per cui da un lato c'è il corpo fisico esteso, governato da leggi meccaniche, osservabile e misurabile pubblicamente, e dall'altro un fantasmatico spirito, governato da leggi alla cui osservazione il soggetto conoscente ha accesso esclusivo e privilegiato. Alla base di tale insostenibile dualismo si può scorgere un errore categoriale, che consiste in genere nel classificare un concetto sotto una categoria a cui non appartiene. L'errore di Cartesio fu di considerare "mente" (o "spirito") e "corpo" come sostanze separate da registrare in categorie ontologiche diverse, laddove vanno entrambi registrati in un'unica categoria, del "comportamento umano". Compito della filosofia è tracciare la mappa corretta delle categorie a cui i concetti appartengono, in un costante impegno di chiarificazione e precisazione della geografia logica e concettuale con cui operiamo con il linguaggio.