Il neoidealismo italiano: Croce e Gentile
- Introduzione
- Benedetto Croce
- Giovanni Gentile
- Riepilogando
In sintesi
Redazione De Agostini
Croce e la filosofia dello spirito | Nella filosofia dello spirito di Croce lo spirito corrisponde alla storia del mondo, in cui l'individuale è ciò che effettivamente esiste, come sintesi originaria di particolare e universale, espressa, quando pensiamo, nei giudizi, che sono l'unità di un soggetto particolare e di un predicato universale. |
Le categorie dello spirito | I predicati universali possono essere ricondotti a quattro fondamentali, che sono le "categorie" dello spirito (estetica, logica, economia, etica). |
La distinzione delle categorie | Le categorie che si volgono al particolare precedono idealmente quelle che si volgono all'universale e stanno tra loro come "distinte" in una circolarità permanente. |
Le opposizioni all'interno dello spirito | Lo spirito vive però anche di opposizioni (al bello si oppone il brutto, al vero il falso, all'utile l'inutile, al bene il male) e dove c'è contrarietà c'è inevitabilmente dialettica. |
L'estetica | L'arte è per un verso "materiata" di sentimento, che è qualcosa di particolare, e per altro verso "formata" dalla rappresentazione o dall'intuizione, che è qualcosa di universale. L'espressione artistica coincide con l'intuizione, o rappresentazione lirica, ed è perciò identica al linguaggio. |
La storia | Croce sostiene l'identità di storia e filosofia: la filosofia è la storia considerata nella sua universalità, la storia è la filosofia considerata nella sua concretezza. |
Gentile e l'attualismo | L'idealismo attuale, o attualismo, di Gentile concepisce la filosofia come pensare vivente, capace di risolvere in sé dialetticamente ogni contenuto. |
Il pensiero pensante | Solo il pensiero pensante è dialettico, perché produttore dell'oggetto, che è propriamente il soggetto stesso in quanto diventa altro da sé. |
I tre momenti della vita del pensiero | Tre sono i momenti della vita del pensare: 1. il soggetto nella sua iniziale separazione, o astrazione, dall'oggetto; 2. l'oggetto nella sua opposizione al soggetto; 3. la sintesi di soggetto e oggetto, come finale identificazione, o risoluzione, nel soggetto dell'estraneità dell'oggetto. |
Le forme dello spirito | Questi tre momenti della dialettica dell'atto sono anche i tre atteggiamenti fondamentali, o le tre "forme", dello spirito (l'arte, la religione e la filosofia). |