Indicatori acido-base
Gli indicatori acido-base, o indicatori di pH, sono sostanze organiche che hanno la proprietà di assumere colori diversi al di sotto o al di sopra di un determinato valore del pH della soluzione in cui sono disciolti in quantità piccolissime. Tale fenomeno è dovuto alla loro proprietà di acido (o base) debole, la cui forma coniugata è di diverso colore. In soluzione l'indicatore indissociato, HIn, partecipa all'equilibrio acido-base:
Quando KIn = [H3O+], ossia pKIn = pH, si ha: log [HIn] = log [In−], l'indicatore è al suo punto di viraggio, cioè assume un colore intermedio tra A e B.
Per valori di pH < pKIn, log [In−] < log [HIn]: l'indicatore assumere il colore A, ossia la soluzione è acida rispetto all'indicatore usato; per valori di pH > pKIn, log [In−] > log [HIn]: l'indicatore assume colore B, ossia la soluzione è basica rispetto all'indicatore usato.
In pratica l'occhio umano è capace di apprezzare la colorazione netta dell'una o dell'altra forma, il che si verifica quando il rapporto [In−]: [HIn] è 1 : 10 o 10 : 1; perciò più che al punto di viraggio ci si riferisce a un campo di viraggio corrispondente a 2 untià di pH. Indicatori di uso comune sono l'arancio di metile, il tornasole, la fenolftaleina ed altri il cui campo di viraggio è riportato nella tabella 14.2. Gli indicatori sono usati nelle titolazioni di acidi e basi.
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