L'evoluzione nel mare
L'evoluzione sarebbe proseguita nel mare, poiché l'atmosfera non aveva ancora le caratteristiche per consentire la sopravvivenza dei viventi.
La ricostruzione degli eventi che hanno segnato il passaggio da organismi unicellulari a organismi pluricellulari è ancora incerta. I vantaggi offerti dall'organizzazione pluricellulare sono: l'aumento delle dimensioni (una singola cellula, al contrario, deve mantenersi piccola perché il rapporto superficie-volume sia ottimale, la specializzazione, la riproduzione sessuata.
I primi organismi pluricellulari erano privi di parti dure adatte alla fossilizzazione, perciò di loro si sono conservate solo alcune impronte. Si sa che circa 1,4 miliardi di anni fa comparvero le alghe e 600 milioni di anni fa i primi animali, simili a meduse.
Circa 590 milioni di anni fa si verificò un cambiamento nella composizione dell'acqua del mare: l'arricchimento di silice e sali di calcio e fosforo favorì lo sviluppo di strutture mineralizzate (gusci e conchiglie) che meglio si conservano come fossili. Da questo momento i resti fossili sono perciò più frequenti e denotano la presenza in mare di organismi dalla forma varia (trilobiti, ammoniti, "vermi" e altri di dubbia classificazione).
Circa 500 milioni di anni fa comparvero gli ostracodermi, i primi animali dotati di una struttura di sostegno interna (endoscheletro). Gli ostracodermi erano animali privi di mascelle e di arti, ricoperti da una corazza ossea da cui usciva solo la coda. Da questi più tardi si svilupparono i pesci.