Classicismo e caravaggismo
In sintesi
Redazione De Agostini
I Carracci | Famiglia di pittori bolognesi creatori nel 1590 dell'Accademia degli Incamminati, che ripropone la conoscenza dei maestri del Rinascimento, ponendo l'accento sul disegno per arrivare a un nuovo modo di dipingere, diverso dal manierismo e indirizzato verso un nuovo classicismo. |
Ludovico e Agostino | Ludovico (1555-1619) fu uno dei più rappresentativi portavoce della cultura controriformista e aderì alla funzione devozionale della pittura intesa a coinvolgere l'osservatore di fronte alla scena sacra. Agostino (1557-1602) fu il teorico del gruppo. |
Annibale | Annibale (1560-1609) fu il più importante pittore bolognese del tempo e con Agostino realizzò la decorazione della Galleria Farnese a Roma, con la particolare tecnica della quadratura e delle architetture dipinte per creare l'illusione di uno spazio tangibile. Annibale si interessò anche a soggetti quotidiani e alla definizione del "paesaggio ideale". |
Caravaggio | Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (1573-1610), si caratterizza per l'attenzione al fatto reale, quotidiano, e per una schietta religiosità. Caratteristica della sua pittura è la funzione della luce, che fa emergere le cose dall'ombra e costruisce i volumi. Questi elementi maturano dopo il trasferimento a Roma (1593), dove operò in aperta polemica con il gusto ufficiale manieristico. Alle prime opere di realismo quotidiano (Bacchino malato, Roma, Galleria Borghese), succedono le composizioni più complesse del ciclo per la Cappella Contarelli in S. Luigi dei Francesi (S. Matteo e l'angelo, Vocazione e Martirio di S. Matteo), che suscitano scandalo per l'ardita interpretazione realistica degli episodi religiosi, narrati con drammatico linguaggio chiaroscurale. I dipinti per S. Maria del Popolo segnano il culmine della sua maturità. Le ultime opere romane (Madonna di Loreto, Madonna del serpe, Cena di Emmaus, Morte della Vergine) presentano un crudo realismo. Nelle ultime opere (Madonna di Loreto, Sette opere della Misericordia, Flagellazione) l'estro di Caravaggio diventa sempre più tragico con un ulteriore frantumarsi della luce e un accentuarsi del movimento delle figure. |
Caravaggismo | Dal realismo e dal naturalismo di Caravaggio, si sviluppa il filone realista di tutta l'età barocca, in Italia, in Francia, in Spagna e soprattutto nei Paesi nordici fino a tutto il sec. VIII. Gli interpreti più significativi del suo linguaggio sono in Italia Orazio Gentileschi e Giovanni Serodine. |
Il classicismo del primo Seicento | Esponenti di questa tendenza artistica sono i pittori formatisi nell'Accademia degli Incamminati, con Annibale Carracci che poi molti discepoli raggiungono a Roma. |
Guido Reni | Guido Reni (1575-1642) svolge il suo classicismo secondo ritmi insieme monumentali e scorrevoli. |
Il Domenichino | Il Domenichino (1581-1641) dà i suoi migliori risultati nelle tele nelle quali domina il paesaggio. |
Poussin e Le Lorrain | Proprio la pittura di "paesaggio ideale", si sviluppa ulteriormente nelle opere dei due pittori francesi Nicolas Poussin (1594-1665) e Claude Le Lorrain (1600-82). Nel primo Seicento il Guercino (1591-1666), pur muovendo dalla lezione carraccesca, segna una svolta già in chiave barocca della pittura. |