Specie aliene invasive: dal granchio blu al gambero rosso della Louisiana

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Le api sono importantissime per la salvaguardia del Pianeta e di tutte le specie che lo abitano. Eppure oggi sono in pericolo a causa di crisi climatica, agricoltura intensiva e pesticidi

Le specie aliene invasive sono una delle cinque maggiori cause di perdita di biodiversità. A far loro concorrenza ci sono habitat degradati, inquinamento, risorse biologiche sfruttate dall’uomo e il cambiamento climatico. Dette anche specie alloctone, piante e animali che provengono da habitat diversi da quelli in cui poi proliferano, arrivano a infestare intere zone,  modificandone e impoverendone l’ecosistema. Nonostante a essere colpite siano per lo più le Americhe, anche in Italia abbiamo avuto numerosi casi di invasioni indesiderate, costate molto care ad allevamento e agricoltura. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle specie aliene invasive.

Un po' di numeri sulle specie aliene invasive

Secondo l'ultimo rapporto dell'Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (Ipbes) più di 37.000 specie aliene sono state introdotte dalle attività umane in tutte le regioni e i biomi della Terra. Attualmente circa 200 specie all’anno vengono introdotte (volontariamente e involotnariamente) e si diffondono in vari ambienti. 

Tra queste, circa 3.500 specie alloctone sono classificate anche come invasive. La percentuale di specie note per essere invasive varia dal 6% di tutte le piante aliene al 22% di tutti gli invertebrati alieni.

La zona più colpita dall'invasione di specie aliene è quella delle Americhe, da cui giungono il 34% di tutte le segnalazioni. Seguono Europa e Asia Centrale (31%), la zona asiatica del Pacifico (25%) e l'Africa (7%). Oltre a essere un problema per le specie locali (che vengono spesso soppiantate da quelle aliene), l'impatto della loro invasioe è anche economico: l'effetto è stato quantificato in 423 miliardi di dollari all'anno, aumentando del 400% ogni decennio dal 1970. Secondo le stime di Ispra le specie alloctone provocano danni pari al 5% del Pil mondiale.

Le specie aliene più invasive

Lo stesso rapporto indica quali sono le tre specie aliene più invasive. La prima è il giacinto d'acqua, una pianta tropicale del Sud America capace di bloccare i corsi d'acqua e danneggiare la pesca. La seconda specie alloctona pericolosa per l'ecosistema è la lantana, un arbusto rifiorente. Infine, c'è il ratto nero

Quanto all'Europa, nel corso degli anni il Vecchio Continente ha dovuto fronteggiare l'invasione della zanzara tigre, importata dall'Asia, ma anche della testuggine palustre americana.

In Italia sono state invece identificate oltre 3.500 specie aliene, di cui 3.363 attualmente presenti. Questo numero è aumentato del 96% negli ultimi 30 anni. Arrivano attraverso i mezzi che importano merci dall'estero o semplici mezzi su gomma.

Come si diffondono

Quando si parla di specie aliene vegetali, queste vengono per lo più trapiantate dall'uomo in un ambiente a loro estraneo, in cui non ci sono antagonisti, cioè animali erbivori o parassiti in grado di contenerne la crescita. 

In caso di specie animali alloctone, spesso si tratta di animali da compagnia o da allevamento introdotti in un ambiente e poi liberati in maniera incidentale o deliberata. Una volta liberi, possono entrare in competizione con le specie indigene.

Quali sono le specie aliene invasive? Alcuni esempi

Il comportamento che le porta ad essere definite specie aliene invasive (in inglese Invasive Alien Species / IAS) si può sintetizzare in due fenomeni. Il primo è la riproduzione incontrastata dettata anche dalla mancanza di antagonisti naturali, a discapito di specie autoctone. Il secondo è rappresentato dai danni alla biodiversità. Sotto quest'ultima parola ricadono anche le colture agricole, gli allevamenti e la salute umana. La gestione di queste specie richiede sforzi concertati per il monitoraggio, la prevenzione e il controllo, spesso coordinati a livello nazionale ed europeo.
Specie aliene elenco

Il 22 ottobre 2014 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 1143/14 che introduce misure di prevenzione e lotta alle specie invasive di rilevanza unionale. Si tratta di 37 specie, di cui 22 presenti in Italia. Tra gli invertebrati alieni invasivi Ispra elenca:
 

  • Gambero americano (Orconectes limosus)
  • Gambero della California (Pacifastacus Leniusculus)
  • Gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii)
  • Gambero marmorato (Procambarus sp.)
  • Calabrone asiatico (Vespa velutina Lepeletier). 


Tra i mammiferi ci sono:
 

  • Scoiattolo di Pallas (Callosciurus erythraeus)
  • Nutria (Myocastor coypus) 
  • Procione (Procyon lotor)
  • Scoiattolo grigio nordamericano (Sciurus carolinensis)
  • Tamia siberiano (Tamias sibiricus)


Tra gli uccelli ci sono:
 

  • Gobbo della Giamaica (Oxyura jamaicensis)
  • Ibis sacro (Threskiornis aethiopicus)


Tra i pesci invasivi ci sono invece quelli della specie Perccottus glenii Pseudorasbora (Pseudorasbora parva).

Sono specie aliene invasive anche la Tartaruga palustre americana (Trachemys scripta) e la Rana toro americana (Lithobates catesbeianus).


Tra i vegetali alieni invasivi ci sono:
 

  • Baccaris (Baccharis halimifolia)
  • Giacinto d’acqua (Eichhornia crassipes)
  • Soldinella reniforme (Hydrocotyle ranunculoides)
  • Peste d’acqua arcuata (Lagarosiphon major)
  • Ludwigia grandiflora
  • Porracchia plepoide (Ludwigia peploides)
  • Myriophyllum aquaticum Kudzu (Pueraria montana).

Specie aliene in Italia

Anche l'Italia, come molti altri paesi, affronta il problema delle specie aliene invasive. Qui di seguito qualche esempio.

Il Punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus) è un coleottero asiatico divenuto famoso per la sua capacità di danneggiare gravemente le palme ornamentali e quelle da dattero. 
Originaria del sud-est asiatico, la Zanzara tigre (Aedes albopictus) è stata introdotta in Italia negli anni '90, divenendo una seria minaccia per la salute pubblica.

Introdotto per la pesca sportiva, il Pesce siluro (Silurus glanis) è un grande pesce predatore, originario dell'Europa orientale e dell'Asia. Può raggiungere dimensioni notevoli e ha un impatto negativo sulle popolazioni di pesci autoctoni.

Come il pesce siluro, il famoso Gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii) è stato introdotto per l’acquacoltura e la pesca sportiva. È noto per scavare gallerie nelle risaie e negli argini, causando danni strutturali e competendo con le specie autoctone di gamberi.

Tra le ultime specie aliene segnalate nel Mediterraneo c’è il Granchio blu (Callinectes sapidus): originario delle coste atlantiche delle Americhe, è un predatore vorace e può competere con le specie autoctone, danneggiando l'ecosistema marino.

Stefania Leo

Foto di apertura: Immagine di jcomp su Freepik