Mastoplastica additiva

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È una delle operazioni più diffuse ed è sempre richiestissima sia dalle giovani ragazze sia dalle donne più mature che, per varie ragioni, non si sentono a proprio agio con il loro seno e desiderano fortemente un décolleté più sensuale e femminile: sono in molte a sottoporsi alla mastoplastica additiva, un intervento di chirurgia plastica molto comune che consente di eseguire un ingrandimento, più o meno abbondante, del seno.

Cos'è la mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva infatti consente, attraverso l’inserimento di apposite protesi, di ingrandire un seno non particolarmente sviluppato o ricostruire un décolleté rovinato da gravidanza, allattamento o anche solo da un forte dimagrimento.

Durante l’intervento viene praticata una piccola incisione sotto l’ascella, sul sotto sottomammario, o nell’area intorno all’areola, che è indispensabile per inserire e posizionare facilmente le protesi, spesso realizzate in gel di silicone, Idrogel o soluzione salina.

Quanto costa la mastoplastica additiva?

Ma quanto costa la mastoplastica additiva?

Rifarsi il seno non è più costoso come una volta: i prezzi non sono poi così proibitivi e variano a seconda di tutta una serie di fattori come ad esempio la clinica che si sceglie, i chirurghi che operano, il tipo di protesi e la quantità di controlli previsti nel post operatorio.

E inoltre molto spesso, quando ci si sottopone a questo intervento, si può cogliere l’occasione per eliminare le smagliature, correggere le dimensioni dell’areola o modificarne la forma e questo inevitabilmente fa salire il prezzo.

In linea di massima una mastoplastica additiva può avere un costo che varia dai 5000 agli 8000 €.

Mastoplastica additiva: come è cambiata nel tempo

Da Pamela Anderson ad Angelina Jolie, da Blake Lively a Anne Hathaway: a quanto pare sono tantissime le star di Hollywood che non hanno saputo resistere alla tentazione e che si sono regalate qualche taglia di reggiseno in più.

Tra la fine degli anni ’80 e ’90 la tendenza era quella di sfoggiare con orgoglio il proprio seno palesemente rifatto e la mastoplastica additiva rappresentava quasi uno status symbol.

Oggi, complice anche l’evoluzione delle tecniche chirurgiche, è tutto molto diverso e si prediligono décolleté decisamente più naturali che non vanno più esibiti come un tempo.

Natural Breast Luxury: il seno rifatto ad effetto naturale

Non deve quindi stupire il dilagare del Natural Breast Luxury, un nuovo concetto, ideato dal dottor Adriano Santorelli, chirurgo plastico di Napoli che sta rivoluzionando il mondo della chirurgia plastica e che considera la mastoplastica additiva come una sorta di autoregalo da concedersi per sentirsi meglio con sé stesse, non un lusso da ostentare con gli altri.

L’obiettivo è un intervento che non alteri la normale funzionalità della mammella e che assicuri al tempo stesso un seno naturale ed armonioso, che si adatti alla perfezione alla corporatura e alle specifiche proporzioni di ogni singola paziente.

Come si ottiene questo risultato? Studiando nei minimi dettagli le misure della paziente (dalla distanza tra i seni alla misura del torace al tipo di pelle) che vengono prese attraverso un macchinario innovativo, Vectra 3D.

Come scegliere il chirurgo plastico

Ma un intervento di mastoplastica additiva non può e non deve esser preso sottogamba e per non correre il rischio di complicazioni e fare in modo che tutti fili liscio è fondamentale rivolgersi ai migliori professionisti del settore.

Anche a costo di spendere qualcosa in più, è meglio affidarsi all’esperienza di chirurghi altamente specializzati che operano in cliniche qualificate, con un team di medici e anestesisti esperti e con macchinari di ultima generazione.

In genere il passaparola funziona sempre molto bene e ascoltare le esperienze di persone fidate, che si sono già sottoposte all’intervento e che sono rimaste soddisfatte, può rivelarsi molto utile.

Qualora questo non fosse possibile, basta fare una ricerca sul sito della SICPRE (la Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica) per verificare i titoli di studio dei chirurghi specializzati che operano nel nostro paese.

E per fare la scelta giusta possono essere d’aiuto anche un veloce controllo al curriculum del chirurgo e alla struttura in cui lavora: meglio dubitare di medici che promettono miracoli senza mai far presente eventuali rischi e complicazioni o centri che propongono interventi di mastoplastica additiva a prezzi eccessivamente scontati.

Mastoplastica additiva: cosa fare prima dell'operazione

Una volta trovato il professionista adatto e definito il giorno dell’intervento, è il medico stesso che informa la paziente sulla procedura da seguire prima dell’operazione e basta attenersi ai suoi consigli per fare in modo che tutto vada come il previsto.

Di solito, il giorno prima, niente cibo e acqua dopo la mezzanotte; niente smalto sulle unghie, per permettere ai medici di tenere d’occhio la saturazione di ossigeno nel sangue; niente piercing, che vanno assolutamente rimossi prima dell’operazione.

Insomma, basta mettere in conto le solite regole che valgono per la maggior parte degli interventi.

Mastoplastica additiva: i tempi di recupero

Ciò che spesso impensierisce chi si vuole operare è il post-operatorio ma, salvo rare eccezioni, in genere i tempi di recupero sono abbastanza veloci.

Dopo un intervento di mastoplastica additiva è lo stesso chirurgo che prescrive una terapia ad hoc per il dolore che può presentarsi soprattutto nei primi giorni.

Le medicazioni di solito vengono rimosse dopo 5/6 giorni, i punti di sutura dopo circa 15 giorni; mentre il reggiseno contenitivo deve essere indossato per almeno 3 o 4 settimane.

A parte un po’ di gonfiore e un po’ di difficoltà a sollevare i pesi, dopo una settimana dall’operazione è già possibile riprendere le normali azioni quotidiane, inclusa la guida; mentre per il ritorno in palestra e il totale recupero servono dalle 4 alle 6 settimane.

Mastoplastica additiva: quali sono i rischi

Come tutti gli interventi chirurgici anche la mastoplastica additiva non è esente da rischi, ma grazie alle nuove tecniche utilizzate la minaccia di complicazioni si è notevolmente ridotta.

Infezioni, ematomi ed ecchimosi sono ormai una rarità.

Foto: belchonock-123rf.com