Jim Morrison e gli altri: dove sono le tombe più famose del mondo?
Le tombe dei personaggi famosi attirano ogni anno moltissimi visitatori. Scopri dove sono seppelliti Jim Morrison, Dante, Gabriele D'Annunzio... e molti altri.
La Piramide di Cheope, la più antica delle sette meraviglie del mondo antico, nonché l'unica arrivata ai giorni nostri non in stato di rovina: se dovessimo indicare la tomba più famosa al mondo, ci sarebbero pochi dubbi. L’unica capace di “giocarsela” con il sepolcro del faraone egizio della IV dinastia sarebbe (forse) il Tāj Maḥal, costruito nel 1632 dall'imperatore moghul Shāh Jahān per ospitare le spoglie della moglie Mumtāz.
Le tombe più famose del mondo
In giro per il mondo, però, ci sono tante altre tombe, decisamente meno appariscenti, capaci di attirare molti visitatori ogni anno. Ecco dove trovarle.
Jim Morrison
Morto in una camera d’albergo di Parigi (o meglio nel bagno) nel 1971, Jim Morrison, frontman dei Doors, riposa nel cimitero più cool della capitale francese: Père-Lachaise, che ogni anno accoglie oltre tre milioni di visitatori. Praticamente tutti raggiungono la sua tomba, in teoria anonima ma ben riconoscibile in quanto sommersa da fiori, biglietti, foto, sigarette e quant’altro. Nello stesso cimitero sono sepolti molti altri personaggi celebri, come Honoré de Balzac, Maria Callas, Fryderyc Chopin, Molière, Edith Piaf, Marcel Proust e Oscar Wilde. Che invece ha una tomba gigante, raffigurante una sfinge: fino al posizionamento di una barriera in vetro pochi anni fa, i visitatori erano soliti baciarla dopo aver applicato il rossetto sulle labbra (nella foto).
Dante Alighieri
Nel mezzo del cammin della sua vita Dante Alighieri si ritrovò in una selva oscura, ma visse gli ultimi anni a Ravenna, città ben lontana dall’adorata Firenze, dalla quale era stato esiliato. Inizialmente sepolto per sua stessa volontà nel chiostro del convento dei Frati Minori, dal 1781 il Sommo Poeta riposa in un sepolcro in stile neoclassico, eretto presso la basilica di San Francesco nel centro di Ravenna: attorno alla tomba è stata istituita un’area di rispetto e silenzio chiamata "zona dantesca".
Leonardo da Vinci
Nato sulle colline toscane, morto ad Amboise, in Francia. E là rimasto, come la sua Gioconda che i francesi (va detto) non ci hanno mai rubato. Dopo la morte sopraggiunta il 2 maggio 1519, Leonardo da Vinci fu sepolto nella chiesa di Saint-Florentin, ma la sua tomba fu profanata varie volte durante le lotte tra cattolici e ugonotti. Alla fine, alcuni resti furono traslati nella cappella del Castello di Saint-Hubert, che oggi è “ufficialmente” la tomba del genio rinascimentale.
Karl Marx
La tomba di Karl Marx si trova nel cimitero di Highgate, a nord di Londra, e tutto si può dire tranne che non sia riconoscibile: consiste infatti in un grande busto che lo raffigura, con la caratteristica barba lunga, posato un piedistallo di marmo dove sono incise sue citazioni, tra cui il celeberrimo excipit del Manifesto del Partito Comunista: «Workers of All Land Unite» («Proletari di tutti i Paesi, unitevi!»).
Ludwig van Beethoven
Beethoven è sepolto nel Zentralfriedhof, ovvero il cimitero centrale di Vienna, dove tra l’altro riposa anche Falco, cantante austriaco che negli Anni ‘80 raggiunse grande notorietà grazie alle hit Der Kommissar e Rock Me Amadeus. Si riferiva a Mozart, di cui nel Zentralfriedhof si trova un cenotafio (come si sa il suo corpo fu gettato in una fossa comune). In compenso nel più grande cimitero di Vienna c’è la tomba del suo acerrimo rivale, Antonio Salieri.
Bob Marley
Scomparso nel 1981 a soli 36 anni a causa di un brutto male, Bob Marley, leggenda del reggae, riposa nella casa familiare/mausoleo situata nel villaggio di Nine Miles, nella sua adorata Giamaica. Si tratta del luogo di nascita, dove ha vissuto la madre Cedella Booker fino alla morte e in seguito gestito dalla vedova Rita, che lo ha trasformato in un museo diventato meta di pellegrinaggio per i fan.
Gabriele D'Annunzio
Il Vittoriale degli Italiani è un enorme complesso di edifici, vie, piazze, teatro all'aperto, giardini e corsi d'acqua, eretto sulle sponde del lago di Garda tra il 1921 e il 1938 per volere di Gabriele D’Annunzio. Al suo interno il poeta abitò e qui riposa ancora oggi. Sulla sommità, per la precisione: il suo mausoleo, ispirato ai tumuli funerari di tradizione etrusco-romana, è attorniato dalle arche di dieci fra eroi e legionari fiumani cari al poeta fra cui Guido Keller, Giuseppe Piffer, Ernesto Cabruna e lo stesso Gian Carlo Maroni, architetto dell’intero Vittoriale.
Michael Jackson
Il re del pop non poteva che avere una sepoltura degna di un sovrano. Michael Jackson riposa in una bara placcata in oro, inserita in un sarcofago, che si trova (per garantire alla salma tutta la privacy che il corpo mortale non ha avuto in vita) nell’Holly Terrace del Grande Mausoleo del cimitero Forest Lawn Memorial Park. Siamo a Glendale, contea di Los Angeles, dove si trova il quartier generale Disney. E infatti nello stesso cimitero è anche sepolto Walt.
Bruce e Brandon Lee
Padre e figlio, Bruce e Brandon Lee, sono accomunati da una morte prematura ricca di mistero. Non lo è invece il luogo in cui sono entrambi sepolti: Lake View Cemetery di Seattle, dove non può piovere per sempre ma quasi. Perché proprio questa città, se entrambi erano nati in California (il padre nella Chinatown di San Francisco, il figlio a Oakland) e avevano trascorso molto tempo a Hong Kong? È presto detto: Seattle è la città natale di Linda, moglie di Bruce e mamma di Brandon.
Vincent Van Gogh
Avrà anche amato i paesaggi della Provenza, ma è qui che Van Gogh impazzì e si tagliò un orecchio per fare un “dispetto” a Gauguin. Dopo un lungo internamento in manicomio a seguito dell’automutilazione, il pittore si trasferì ad Auvers-sur-Oise, paesino poco lontano da Parigi, per farsi curare dal dottor Paul Gachet. Tentativo fallito, dato che Van Gogh si sparò dopo due mesi: essendo il pittore morto suicida, il parroco di Auvers si rifiutò di benedirne la salma e il carro funebre fu fornito dal municipio di Méry, che acconsentì alla sepoltura. Nel 1914 le sue spoglie, per volontà della vedova Johanna, furono trasferite ad Auvers e tumulate accanto a quelle dell'amato fratello Theo.
Matteo Innocenti