Letteratura dell'orrore: da Poe a King, gli imperdibili della narrativa mondiale
Da leggere tutti di un fiato, i classici della narrativa dell'orrore spaziano fra autori molto diversi fra loro, appartenuti a epoche altrettanto differenti. Ecco una lista degli imperdibili
La letteratura dell'orrore è un genere che gode di molta popolarità. E questo da tempo, visto che affonda le sue radici nel romanzo gotico, nato nella seconda metà del Settecento e caratterizzato da atmosfere misteriose e ambientazioni inquietanti come castelli diroccati, abbazie isolate e dimore nobiliari, spesso infestate da fantasmi o maledette. Da Horace Walpole a Stephen King, passando per il “maestro” Edgar Allan Poe, ecco gli imperdibili della narrativa horror da avere nella libreria casa!
Horace Walpole
Horace Walpole viene considerato l'iniziatore della letteratura gotica moderna in quanto autore de Il castello di Otranto, romanzo ambientato nella cittadina salentina nel periodo medievale che ruota attorno alla famiglia del principe Manfredi e a una maledizione. Walpole pubblicò questo romanzo breve nel 1764, ma la prima edizione si presentava come la traduzione di un antico manoscritto stampato a Napoli nel 1529, nell’allora Regno di Sicilia. Il castello di Otranto, con le sue ambientazioni notturne e sepolcrali, influenzò profondamente la successiva letteratura europea.
Mary Shelley
La trama di Frankenstein o il moderno Prometeo, romanzo epistolare pubblicato nel 1818 in forma anonima da Mary Shelley, è nota: un ambizioso scienziato assembla dei pezzi di cadavere per creare un essere vivente, ma il suo esperimento gli sfugge di mano e il mostro si macchia di orribili delitti.
Curiosa e certamente meno nota la genesi dell’opera. Il romanzo nacque da una competizione letteraria tra amici: Mary Shelley, appunto, il suo amante Percy Bysshe Shelley, Lord Byron, Claire Clairmont e John Polidori, che nella piovosa estate del 1816, mentre soggiornavano a Villa Diodato, sul Lago di Ginevra, decisero di scrivere ciascuno un racconto dell'orrore. Da quella sfida nacquero Frankenstein e Il vampiro di Polidori, che ispirò poi Dracula.
Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe è il maestro della letteratura horror americana. La morte, la decomposizione della carne, l’angoscia e la malvagità sono temi ricorrenti nelle sue opere, ispirate a una vita - la sua - segnata da tremendi lutti e pene di ogni genere. Nel 1840 pubblicò La caduta della casa degli Usher, seguito dai racconti La maschera della morte rossa, Il pozzo e il pendolo e Il gatto nero, raggiungendo poi l’apice della sua notorietà letteraria nel 1845, anno della sua seconda raccolta della celeberrima poesia Il corvo. Da brivido anche la morte: lo scrittore di Boston fu infatti trovato privo di sensi in una strada di Baltimora e portato in ospedale, dove rimase in coma per diverse ore. Al suo risveglio invocò ripetutamente "Reynolds", prima di morire a soli 40 anni di età.
Bram Stoker
Bram Stoker è il “papà” di Dracula, uno fra i più conosciuti romanzi gotici del terrore. L’autore irlandese attinse al mito del non morto assetato di sangue, già presente nel folklore, e alla figura del vampiro aristocratico, che si deve invece al già citato Polidori. Per quanto riguarda nome e ambientazione, l’ispirazione si deve al professore ungherese Ármin Vámbéry, che gli raccontò la storia di Vlad Țepeș "Dracul”, principe valacco noto come Vlad l’impalatore.
Dalla pubblicazione del romanzo epistolare Dracula (1897), la Transilvania è diventata sinonimo di vampiri. Tante le trasposizioni cinematografiche del romanzo: imperdibile Dracula di Bram Stoker (1992) diretto da Francis Ford Coppola, con Gary Oldman nei panni del Conte.
H.P. Lovecraft
Le opere di Howard Phillips Lovecraft, spesso citato come H.P. Lovecraft, sono una contaminazione tra horror, dark fantasy e fantascienza e fantasy. E' stato infatti un grande innovatore del genere horror, al quale regalò una mitologia a sé stante - nota come i Miti di Cthulhu, ciclo letterario dell'orrore cosmico. Nei racconti del Ciclo di Cthulhu, Lovecraft dette vita a una compiuta mitologia letteraria dell'orrore cosmico, popolata da divinità preistoriche in grado di superare le barriere spazio-temporali. Tra le sue opere più note anche L’orrore di Dunwich e Le montagne della follia.
Richard Matheson
Richard Matheson è l’autore di Io sono leggenda (1954), romanzo postapocalittico che ha influenzato la moderna letteratura degli zombie e vampiri, rendendo tra l’altro popolare il concetto di apocalisse globale a causa di pandemie.
Protagonista di questo libro è non un è un “non morto” in un mondo di umani, ma un solo uomo in un mondo di esseri mostruosi. Tre le trasposizioni cinematografiche del romanzo. Da leggere anche la ghost story Io sono Helen Driscoll (1958) e La casa d'inferno (1971), sul tema della casa maledetta.
Ira Levin
A 22 anni scrisse Un bacio prima di morire, che gli valse nel 1954 l’Edgar Allan Poe Award. Ma il suo capolavoro è senza dubbio Rosemary's Baby, romanzo horror che portò alla ribalta il tema della possessione demoniaca e degli influssi satanici. A un anno dalla pubblicazione del libro, nel 1968, uscì al cinema il film Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York, con Mia Farrow protagonista e Roman Polański alla macchina da presa, pellicola più nota del romanzo stesso.
William Peter Blatty
L'enorme successo del libro L’esorcista (13 milioni di copie vendute) di William Peter Blatty, uscito nel 1971, spinse la Warner ad acquistarne immediatamente i diritti per realizzarne un film. Che, uscito due anni dopo, oggi è più famoso del romanzo. Blatty lo scrisse ispirato da un caso di possessione demoniaca avvenuto nel Maryland di cui venne a conoscenza mentre studiava all'Università di Georgetown, così come dalla lettura del libro Die Besessenheit del filosofo (appassionato di parapsicologia) Traugott Konstantin Oesterreich, che trattava di demoni.
Stephen King
Scrittore molto prolifico, Stephen King è uno degli autori horror (e non solo) più letti di sempre. La sua carriera è iniziata nel 1974 con la pubblicazione di Carrie, storia di una liceale senza amici e vittima di bullismo che usa la sua telecinetica per potersi vendicare nei confronti di chi la tormenta. Tantissimi i romanzi di King diventati cult e che spesso hanno avuto trasposizioni cinematografiche o televisive. Tra i suoi lavori più famosi figurano Le notti di Salem, Shining, Pet Sematary, Cujo, Misery, Christine - La macchina infernale e It.
Matteo Innocenti
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