John Fante, lo scrittore "più maledetto d'America"
L'8 maggio 1983 è la data che segna la morte di John Fante. Considerato forse lo scrittore "più maledetto d'America", ha rappresentato un mito per Charles Bukowski e dato vita a un festival letterario in Italia. Dietro di sé, Fante ha lasciato tantissimi inediti anche dopo la sua morte.
Le origini italiane
John Fante nasce l'8 aprile 1909 a Denver, Colorado, in una famiglia di origini italiane. Suo padre si
chiama Nick, fa il muratore ed è originario di Torricella Peligna, un paesino dell'Abruzzo meridionale. Nick emigra negli Stati Uniti nei primi anni del Novecento. Una volta giunto qui incontra e sposa Mary Capolungo, una cattolicissima italoamericana, nata a Chicago, figlia di un sarto originario della Basilicata. La coppia avrà quattro figli e il primo sarà proprio John Fante.
Gli studi e la passione per la scrittura
Il futuro scrittore trascorre la sua infanzia a Boulder, in Colorado. Vive anni turbolenti, ma nonostante tutto riesce a diplomarsi al Regis High School di Denver, studiando dai padri Gesuiti. Subito dopo inizia a frequentare l'Università del Colorado, ma non conseguirà mai la laurea. Inizia a fare lavori precari, vivendo continui dissidi con il padre. Ciò porta John Fante a lasciare la casa di famiglia e a trasferirsi a Los Angeles nel 1930. Qui inizia a dedicarsi seriamente alla scrittura.
Il sogno di diventare uno scrittore famoso
La California è per John Fante la culla del sogno di diventare uno scrittore famoso. Ha poco più di vent'anni e vive a Wilmington, nei pressi del porto di Los Angeles. Per un breve periodo inizia a seguire corsi di scrittura all'Università di Long Beach. Resta folgorato dalla prosa del norvegese Knut Hamsun, suo indiscusso maestro. In questo periodo, H. L. Mencken, uno dei critici più autorevoli del tempo, lo incoraggia a scrivere e gli pubblica diversi racconti sulla nota rivista “The American Mercury”, tra cui Altar Boy (Il Chierichetto). In California diventa anche uno sceneggiatore di Hollywood, un lavoro che non amerà mai, ma che gli porterà discreti guadagni.
Gli esordi e i primi scritti
John Fante inizia a pubblicare racconti brevi per varie riviste letterarie della California. Ciò spinge anche Nick e Mary Fante a trasferirsi a Roseville, tranquilla città californiana. Qui John incontra la sua futura moglie, Joyce Smart, una delle prime donne laureate alla Stanford University. Intando, il nome di John Fante appare su The American Mercury e The Atlantic, per cui inizia a scrivere con regolarità. Lo aiuta Henry Louis Mencken, di cui è da tempo corrispondente. Durante gli anni di Los Angeles affitta una stanza a Bunker Hill. Spesso questo luogo sarà celebrato con affetto nei suoi romanzi.
Il romanzo d'esordio di John Fante si chiama La strada per Los Angeles. Iniziato nel 1934, è concluso nel 1936 e pubblicato solo nel 1985, postumo. Nel 1938 con Aspetta primavera, Bandini riscuote subito un grande successo, che replica un anno dopo con uno dei suoi romanzi più famosi, Chiedi alla polvere.
Chiedi alla polvere
Chiedi alla polvere (titolo originale: Ask the Dust) è un romanzo del 1939. La storia è ambientata in California durante il periodo della Grande Depressione. Si tratta di uno dei romanzi più famosi di Fante, e fa parte del ciclo autobiografico incentrato sul personaggio di Arturo Bandini. Bandini è un aspirante scrittore americano, figlio di immagri italiani che sogna di diventare uno scrittore di successo. Gli elementi biografici di Fante si mischiano alla trama, come il trasferimento dal Colorado a Los Angeles in cerca di fortuna o l'alloggio nel quartiere di Bunker Hill. Nel libro Bandini intreccia una relazione con Camilla Lopez, una cameriera messicana, con cui vive una tormentata storia d'amore. La povertà e l'inferiorità sociale rende il rapporto ancora più difficile. Il romanzo esce anche in Italia.
Dai romanzi alla scrittura cinematografica
John Fante scrive sceneggiature per Hollywood. È un lavoro che non gli piace, ma gli porta discreti guadagni. Lavora a Hollywood per più di quarant’anni, scrivendo sceneggiature di film di serie B e collaborando con registi del calibro di Edward Dmytryk e Orson Welles. Questa esperienza lo porta a lavorare anche in Italia, dove sceneggia anche per Dino De Laurentis. Sosterà nel Belpaese tra il 1957 e il 1960. In questi anni realizza anche il film Il re di Poggioreale, diretto da Diulio Coletti.
John Fante e Charles Bukowski
John Fante è uno scrittore prolifico. Negli anni Quaranta ha già scritto The Little Brown Brothers e Full of Life. Quest'ultimo diventa subito un best-seller tradotto in numerosi paesi e trasformato poi in un film diretto da Richard Quine. Fante ne firma anche la sceneggiatura.
Alla fine degli anni Cinqunata scrive La confraternita dell'Uva, Un anno terribile e Il mio cane
stupido, che usciranno postumi. Nel frattempo una nuova generazione di artisti riconosce in John
Fante un maestro. Tra questi c'è Charles Bukowski. Nel romanzo Donne, pubblicato nel 1978, il protagonista Chinasky considera John Fante il suo scrittore preferito. Lo stesso Bukowski riconosce a più riprese: «Fante era il mio dio». Tale affermazione spinge i lettori di Bukowski, diventato nel frattempo un autore di culto, a ricercare le opere di Fante. Anche il suo editore, John Martin della Black Sparrow Press, dopo aver letto Chiedi alla polvere, introvabile ormai nelle librerie americane, progetta di ristampare tutta l'opera di John Fante.
Il successo quasi postumo di John Fante
John Fante vive la sua riscoperta e il successo quasi al tramonto della sua vita. Infatti, lo scrittore è afflitto da un dilagante diabete che lo ha reso cieco e disabile. Nonostante questa condizione, nel 1979 John Fante decide di scrivere un nuovo romanzo. Lo detta a sua moglie Joyce. Si intitolerà Dreams From Bunker Hill (Sogni di Bunker Hill) e sarà pubblicato dalla Black Sparrow nel 1982. John Fante muore l’8 maggio del 1983, qualche mese dopo la ristampa di Aspetta Primavera, Bandini.
La riscoperta di John Fante
Dopo l'endorsement di Bukowski, le opere di John Fante vengono riscoperte e ripubblicate. Ma è negli anni Novanta che la sua intera bibliografia rivede la luce in molti paesi europei, in particolare in Francia e in Italia. Diventa un autore di culto, amato in tutto il mondo. Nel 2009, nell'anno del centenario della sua nascita, l'università della California acquista tutti i suoi documenti, inclusi manoscritti originali e corrispondenza. Oggi questo archivio è parte della biblioteca Charles E. Young Research della nota università californiana. Lo stesso anno il comune di Torricella Peligna dedica allo scrittore d’origine abruzzese una mediateca. Nel 2010 il comune di Los Angeles intitola a John Fante una piazza (John Fante Square) nella downtown (zona Bunker Hill).
Festival John Fante
Il Festival Letterario Il Dio di mio Padre, noto anche come Festival John Fante, si tiene ogni estate a Torricella Peligna, in Abruzzo, paese di origine di papà Nick Fante. Infatti, nei suoi scritti John Fante ha spesso celebrato il borgo. Nato nel 2006 per rendere omaggio al noto scrittore, il festival si presenta come una proposta culturale di ampio respiro, che si struttura intorno alla figura di John Fante per poi svilupparsi in sezioni parallele dedicate ad altri autori e tematiche in una prospettiva transnazionale e interculturale.
Stefania Leo