Elisabetta II, vita della regina dei due secoli
70 anni di regno: nessuna come lei. Ripercorriamo l’esistenza della sovrana britannica, scomparsa a 96 anni.
Scomparsa a settembre 2022, Elisabetta II è stata la sovrana più longeva di sempre: 70 gli anni trascorsi sul trono del Regno Unito. Nessuna come lei, nella storia. Meglio, per longevità sul trono, persino della trisavola Vittoria, regina per 63 anni, 7 mesi e 2 giorni.
Vita di Elisabetta II
Ripercorriamo la vita di Elisabetta II, dall’infanzia alla Seconda Guerra Mondiale, fino all’ascesa al trono e alla sfide che ha dovuto affrontare come regnante.
Infanzia e formazione
Elizabeth Alexandra Mary (questo il nome completo) nasce il 21 aprile 1926. Quando viene al mondo è terza nella linea di successione al trono britannico, preceduta dallo zio Edoardo e dal padre Albert, secondogenito del re Giorgio V del Regno Unito. Chiamata "Lilibet" dai familiari più vicini, insieme alla sorella Margaret (nata nel 1930) viene istruita a casa, sotto la supervisione della madre e della loro governante.
La Seconda Guerra Mondiale
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Elisabetta ha 13 anni. Rimasta in Inghilterra nonostante gli inviti a trasferirsi in Canada, all’inizio del febbraio 1945 convince il padre a consentirle di partecipare personalmente allo sforzo bellico: si unisce così all’Auxiliary Territorial Service (ramo femminile e volontario della British Army). L'8 maggio del 1945, giorno della vittoria degli Alleati, le principesse Elisabetta e Margaret si mescolano in segreto, alla folla esultante nelle strade di Londra.
Il Matrimonio
Nel 1947 sposa il principe Filippo Mountbatten, suo cugino di terzo grado. Il fidanzamento ha destato critiche: principe di Grecia e Danimarca, Filippo è nato all’estero (a Corfù), non è di statura economica adeguata e ha sorelle sposate con aristocratici tedeschi legati al nazismo. Dal matrimonio nascono quattro figli: Carlo (1948), Anna (1950), Andrea (1960), Edoardo (1964).
L’ascesa al trono del Regno Unito
Elisabetta diventa erede (“presuntiva” in quanto donna) al trono dal 1936, anno in cui lo zio abdica per poter sposare Wallis Simpson. E diventa poi regina alla morte del padre, che ha regnato con il nome di Giorgio VI, il 6 febbraio 1952. L’incoronazione, nell’Abbazia di Westminster, avviene il 2 giugno 1953.
Alla guida del Regno Unito
Nel corso di sette decenni, il Regno Unito di Elisabetta II è passato attraverso importanti cambiamenti politici e sociali, come la decolonizzazione in Africa e Caraibi (più di 20 Stati hanno ottenuto l'indipendenza dal Regno Unito) con il contestuale rafforzamento del Commonwealth delle nazioni, i Troubles nord-irlandesi e gli attentati dell’Ira, il conflitto delle Falkland con l’Argentina.
La transizione da Impero a Commonwealth
Il Commonwealth delle nazioni è un'organizzazione intergovernativa di 54 Stati indipendenti, tutti accomunati (eccetto Mozambico e Ruanda) dalla passata appartenenza all'Impero britannico, del quale si può considerare il successore. È stata proprio Elisabetta II ad accompagnare questa trasformazione: i valori e i principi ispiratori dell’organizzazione sono espressi negli articoli del Commonwealth Charter che riporta la firma della regina. Tra l’altro è proprio durante una visita ufficiale in Kenya, nel 1952, che arriva la notizia della morte del padre: Elisabetta II, arrivata in Africa da principessa, riparte come regina.
Il rapporto con Downing Street
Enorme la stima nei confronti di Winston Churchill, premier al momento della sua incoronazione. Ma anche per Margaret Thatcher, dal 1979 al 1990 a Downing Street. Nonostante visioni spesso opposte, le due si rispettavano molto ed è proprio la regina a insistere che alla Iron Lady sia assegnato il titolo di baronessa. Il rapporto più difficile con un premier, invece, è stato quello con il leader laburista Tony Blair, insofferente nei confronti della Corona e desideroso di una monarchia più moderna.
La complessa unità familiare e gli scandali
Una famiglia sempre sotto la lente d’ingrandimento, la Royal Family britannica. All’interno della quale non sono mancati gli scandali, “pane” per le riviste di gossip. Nel 1953 la sorella Margaret chiede il placet di Elisabetta per poter sposare il capitano Peter Townsend, che è divorziato: a malincuore la sovrana la convince a desistere. A parte qualche presunta scappatella del principe Filippo, a dare i principali grattacapi alla regina è l’infelice matrimonio tra Carlo e Diana, «affollato» per citare Lady D.
Nel 1993 il principe del Galles viene intercettato al telefono mentre dice all’amante Camilla Parker-Bowles: «Vorrei essere il tuo tampax». A fine 1995, Diana concede una videointervista in cui rivela scandali e segreti del suo matrimonio. Nel 2005, il principe Harry, va a una festa in costume in uniforme nazista e, puntualmente fotografato, finisce sulle prime pagine dei giornali d’Oltremanica. In tempi più recenti hanno fatto molto rumore il coinvolgimento del principe Andrea nel caso Epstein e i forti attriti con il nipote Harry e sua moglie Meghan Markle.
La morte di Lady Diana
Quando nel 1997 la principessa Diana muore a soli 36 anni in un incidente stradale a Parigi, Elisabetta II è in vacanza a Balmoral, in Scozia. La sua reazione appare fredda e viene tacciata di indifferenza nei confronti della tragedia. In realtà Sua Maestà si concentra sui nipoti William e Harry, che prova a consolare e proteggere dalla curiosità dei media in un momento terribile.
Il giubileo di platino
Elisabetta II ha festeggiato proprio nel 2022 il giubileo di platino, ovvero i 70 anni del suo regno. Le principali celebrazioni si sono svolte nei giorni dal 2 al 5 di giugno, con oltre 800 eventi organizzati tra Regno Unito e altri Paesi del Commonwealth.
Frasi celebri
- «È sempre stato facile odiare e distruggere. Costruire e amare è molto più difficile»
- «La tradizione anglosassone sta a quella latina come l'olio all'aceto. Servono entrambi per fare la salsa, altrimenti l'insalata è poco condita».
- «Siamo un popolo moderato e pragmatico, più a suo agio con la pratica che con la teoria»
- «Perché alle donne viene sempre chiesto di sorridere? Se un uomo non lo fa lo si percepisce come solenne, una persona seria, nessuno pensa che sia triste»
- «Come tutte le migliori famiglie, abbiamo la nostra quota di eccentricità, di giovani impetuosi e capricciosi e di disaccordi familiari».
Matteo Innocenti