Approvvigionamento energetico: la Libia si ribella a Gheddafi e si ferma il gasdotto Greenstream
Utilizzato per cucinare e per riscaldare le nostre case, l'approvvigionamento di gas è di fondamentale importanza per mantere inalterato il nostro tenore di vita.
Ma da dove arriva il gas che quotidianamente utilizziamo? Un settore, quello dell'approvvigionamento energetico, in cui l'Italia non è affatto un paese autonomo: gran parte del fabbisogno italiano è infatti garantito dalla produzione e importazione estera, garantita dall'uso dei cosiddetti gasdotti.
Una situazione problematica poiché l'approvvigionamento di gas, in casi estremi, può essere influenzato negativamente anche da questioni derivanti dai fatti dell'attualità politica mondiale.
Un argomento che appare pregnante proprio in questi giorni in seguito all'inasprirsi dei conflitti in Libia.
E' proprio la Libia, infatti, ad essere uno dei principali paesi che forniscono energia all'italia tramite il Gasdotto Greenstream che approvvigiona il nostro paese del 12% circa del totale consumato dagli italiani.
GreenStream, in particolare, è il più lungo gasdotto sottomarino mai realizzato nel Mar Mediterraneo: con una lunghezza pari a 520 Km, tale struttura è in grado di trasportare più di 8 miliardi di metri cubi di Gas all'anno che, dopo essere arrivati al Terminale di Ricevimento di Gela, in Sicilia, vengono poi ridistribuiti sul territorio italiano.
La Libia che si ribella a Gheddafi decide oggi di fermare i sopracitati approvvigionamenti verso l'italia, chiudendo il giacimento di al-Wafa.
E se i flussi di gas importato hanno subìto un rallentamento già a partire da lunedì sera, oggi 22 Febbraio, la ENI conferma di aver chiuso il condotto di Greenstream per la situazione problematica e difficile che si è andata a creare a seguito dei disordini che tuttora stanno avendo luogo in Libia. Alla stessa stregua del gas, anche l'approvvigionamento di petrolio sembra essere stato bloccato.
Benché arrivino rassicurazioni dalle autorità, le quali affermano che lo stoccaggio può far fronte a tutte le necessità, la situazione che si sta andando a creare fa sicuramente riflettere e pone nuovamente l'attenzione sulla cosiddetta 'questione energetica' e sulla preferibile autonomia del nostro paese in questo delicato ambito.