Malattie allergiche
La reazione immunitaria si verifica di regola in risposta a elementi estranei potenzialmente dannosi, come batteri, virus, funghi. Tuttavia alcuni soggetti rispondono contro sostanze non dannose, come i pollini, ad esempio, sviluppando una reazione di tipo infiammatorio fastidiosa e talvolta pericolosa, denominata allergia, letteralmente risposta anormale, che nei soggetti non allergici non si manifesta. La risposta allergica è dovuta alla produzione di un tipo particolare di immunoglobuline, le IgE, che hanno la proprietà di legarsi a recettori presenti sulla superficie di un tipo particolare di cellule, i mastociti. Questi ultimi, in presenza dell'allergene liberano sostanze infiammatorie che innescano la sintomatologia allergica, coadiuvate da altre cellule specializzate come i granulociti eosinofili. Le malattie allergiche sono molto diffuse. Basti pensare all'asma, all'oculorinite, all'orticaria. Si tratta in genere di malattie su base ereditaria che si presentano dall'infanzia, come l'allergia agli acari della polvere, ai pollini di graminacee o di betulla, a certi alimenti come le proteine del latte e dell'uovo. Ma è possibile diventare allergici anche a sostanze presenti esclusivamente nell'ambiente di lavoro, o a prodotti chimici contenuti nei cosmetici o ubiquitari come il nickel. La terapia dell'allergia si avvale di numerosi farmaci molto efficaci come gli antistaminici, gli antiasmatici, il cortisone; in casi selezionati, si può ricorrere alla terapia iposensibilizzante specifica. La prevenzione, che si basa sull'identificazione e sull'allontanamento dei fattori di rischio, resta comunque il primo e più efficace intervento per il soggetto allergico.
Approccio al paziente:
È essenziale che il paziente conosca a quale sostanza è allergico, e come evitarla. Ad esempio, nel caso di allergia agli acari della polvere, le misure di igiene ambientale sono essenziali, e riguardano soprattutto il tipo di materasso, di cuscino e di coperte, l'allontanamento dei pelouches dalla camera dei bambini, e la scelta di un pavimento idoneo che non sia la moquette: con queste precauzione è possibile avere successo nel 50% dei casi. Analogamente conoscere a quale cibo si è allergici permette di evitare fastidiose orticarie. Inoltre, il paziente deve conoscere i fondamenti della terapia, per poter affrontare con relativa tranquillità eventuali riacutizzazioni o situazioni di emergenza. L'autogestione nel paziente asmatico, o delle crisi anafilattiche nel paziente affetto da allergia alla puntura di Imenotteri (ape, vespe ecc.) ne è un esempio: avere a disposizione il farmaco per la crisi acuta può essere determinante in queste situazioni. Anche l'esposizione al fumo, attivo e passivo, ha un ruolo importante nel determinare le riacutizzazioni nei soggetti con allergie respiratorie. Saper tenere un diario dei sintomi è compito noioso ma di grande utilità in fase diagnostica, per monitorare la malattia e valutare l'efficacia delle terapie.
Sintomi:
- dispnea;
- dolori addominali;
- prurito;
- soffocamento;
- stanchezza.
Segni:
- diarrea;
- angioedema;
- ipotensione;
- orticaria;
- rinorrea;
- sibili espiratori.
Esami:
- esami del sangue;
- esami delle urine;
- allergometria;
- spirometria;
- radiografia del torace.
Principali malattie allergiche:
- allergie alimentari;
- angioedema;
- asma;
- congiuntivite;
- dermatite da contatto;
- eczema atopico;
- orticaria;
- rinite;
- shock anafilattico.
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