volume

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sm. [sec. XIV; dal latino volūmen, rotolo, giro descritto da un corpo nello spazio].

1) Porzione di spazio racchiusa da una superficie chiusa; la misura di tale porzione di spazio secondo una determinata unità che nel Sistema Internazionale (SI) è il metro cubo (m3): il volume di una stanza, di una massa d'acqua, di un gas. In particolare: A) in fisica, volume specifico o volume massiccio, quello occupato dall'unità di massa di una sostanza in condizioni normali di temperatura e di pressione. È la grandezza inversa della massa (0 ºC e 1 atm) volumica; volume normale di un gas è il volume da esso occupato in condizioni normali. B) In termologia, volume critico, quello occupato da una mole di aeriforme al punto critico.

2) Per estensione, quantità di spazio in genere; massa, mole: un pacco di modesto volume; la lana fa molto volume. Fig., quantità complessiva di generi affini: il volume degli affari, delle pratiche evase; il volume delle entrate è notevolmente diminuito; volume di gioco, nello sport di squadra, la quantità delle azioni svolte durante una gara. Con accezioni più specifiche: A) in acustica, volume sonoro, il livello di potenza sonora p, definito come 10lgp/p0, in cuip0 è la potenza di riferimento pari a 10–12 watt. È usato anche, impr., come sinonimo di intensità sonora: abbassare il volume del televisore; mettere l'altoparlante a tutto volume. B) In radiotecnica, comando di volume, dispositivo di comando, generalmente a potenziometro, che permette di regolare l'intensità dei segnali di bassa frequenza da applicare all'amplificatore di alimentazione degli altoparlanti. C) Nel linguaggio della critica d'arte, pienezza di forme di un'opera architettonica o scultorea; nella pittura, particolare risalto delle figure ottenuto mediante un gioco prospettico di chiaroscuro. D) Nella tecnica militare, volume di fuoco, quantità di colpi sparabili per unità di tempo, data dal prodotto del numero delle canne o dei pezzi per il ritmo o celerità di tiro.

3) Ant. e lett., massa fluida che si muove avvolgendosi su se stessa; spira, voluta: “vampi e nubi / e volume di pece al ciel n'andaro” (A. Caro). In particolare, sfera celeste considerata nel suo movimento apparente; movimento di rivoluzione di un astro: “quattromila trecento e due volumi/di sol desiderai questo concilio” (Dante, per indicare gli anni).

4) Nell'antichità, rotolo di papiro avvolto attorno a un'asta e contenente un testo scritto nella parte interna che veniva srotolato per la lettura. Per estensione, in epoca moderna, libro, anche come parte di un'opera più vasta: il vocabolario è quel grosso volume in fondo; l'editore ha riunito in un unico volume tutte le opere del Leopardi; per metonimia, il contenuto del libro; opera, testo: è autore di molti volumi; un volume che tutti dovrebbero conoscere.