véscia

sf. (pl. -sce) [sec. XIX; dal latino volg. vissīre, far peti].

1) Loffa, correggia non rumorosa.

2) Fig., toscano ant., chiacchiera, pettegolezzo.

3) Nome comune dei Funghi appartenenti alla divisione Basidiomiceti (generi Lycoperdon, Calvatia, Langermannia e Bovista) con corpi fruttiferi di aspetto ovoide, costituiti da un involucro esterno (peridio) che racchiude la massa fertile (gleba), inizialmente carnosa e biancastra. A maturità le vesce si aprono emettendo la polvere sporale, bruna. Specie per lo più terricole, crescono nei prati, pascoli, nel sottobosco; sono commestibili quando la carne è ancora bianca e compatta. Assai comuni sono la vescia maggiore (Lycoperdon giganteum=Lycoperdon maximum), globosa, biancastra, con diametro anche superiore ai 20 cm, e la vescia gemmata (Lycoperdon perlatum=Lycoperdon gemmatum), clavata, subpiriforme, coperta di fitte granulazioni verrucose. § Con lo stesso nome sono note anche le specie dei generi Bovista e Geaster.