prataiòlo
(lett. prataiuòlo), agg. e sm. [sec. XVI; da prato]. Proprio di prati, che vive nei prati: gallina prataiola. In botanica: fungo prataiolo (o solo prataiolo come sm.), nome comune attribuito ai Funghi appartenenti alla divisione Basidiomiceti del genere Agaricus (famiglia Agaricaceae). I prataioli hanno corpi fruttiferi a gambo e cappello, con imenoforo a lamelle dapprima rosate poi bruno-porpora; il gambo fornito di anello semplice o duplice, di struttura più o meno complessa. Crescono sulle sostanze organiche in decomposizione, nei prati e nei boschi. Tra quelli commestibili i più noti sono: Agaricus Psalliota campestris,il tipico prataiolo, superiormente bianco o a scagliette brune, a piede corto e anello semplice, fugace; Agaricus arvensis, il prataiolo maggiore, di taglia anche notevole e gradevole odore di anice. Assai simili a quest'ultima specie e ugualmente commestibili di ottima qualità sono: Agaricus silvicola, con cappello minutamente decorato, taglia minore, gambo bulboso, odore di anice ancor più marcato e habitat esclusivamente sotto aghifoglie e faggi; Agaricus abruptibulbus, che cresce anch'esso sotto aghifoglie e ha gambo bulboso, ma con taglia più slanciata e leggero odore di mandorla; Agaricus bitorquis, che ha però gambo più corto, appuntito alla base, doppio anello e spesso il caratteristico habitat sotto il manto d'asfalto di strade e marciapiedi. Benché le specie di prataioli siano in genere poco distinguibili tra loro, è facile distinguerle dai tossici Agaricus xanthodermus e Agaricus meleagris (sindrome gastroenterica), che hanno caratteristica colorazione giallo zafferano alla base del gambo, soprattutto in sezione, e il tipico odore di inchiostro o acido fenico. Analogamente, non dovrebbero essere confuse con le mortali amanite bianche (Amanita verna e Amanita virosa), che hanno un'evidente volva bianca e lamelle sempre bianche, al contrario di tutte le specie del genere Agaricus, che le hanno di colore variabile dal grigio al rosa carico che poi diviene bruno cioccolato con la maturazione della spore. Il conosciutissimo prataiolo coltivato o champignon (Agaricus bisporus Psalliota bispora) ha basidi a due sole spore ed è oggi presente sul mercato in tre varietà, una del tutto bianca, squamata (varietà hortensis), un'altra bianca, che imbrunisce e ha carne fortemente arrossante (varietà perrubescens), e una color bruno (varietà tipica).
Prataiolo (Psalliota silvicola).
De Agostini Picture Library/A. Colombi